I futures sull’azionario americano guadagnano tra lo 0,1 e 0,4%, preannunciando un avvio in frazionale rialzo a Wall Street.
Chiusura ieri in calo per i principali listini oltreoceano con il Nasdaq a -1,2%, lo S&P500 a -1% e il Dow Jones a -0,9%.
Resta l’attenzione sugli appuntamenti di questa settimana, tra i quali i verbali relativi all’ultima riunione della Federal Reserve, in uscita domani sera, e i prezzi al consumo Usa, in agenda giovedì, con l’obiettivo di avere ulteriori indicazioni sulle prossime mosse della banca centrale americana.
L’inflazione statunitense di settembre è prevista in rallentamento al 2,3% anno su anno rispetto alla precedente lettura pari al 2,5%. Tra gli operatori prevale l’aspettativa di un taglio ai tassi inferiore ai 25 punti base da parte della Fed nella riunione di novembre e di un allentamento complessivo da 48 punti base da realizzarsi entro fine anno.
Nel frattempo, secondo il presidente della Fed di New York, John Williams, l’istituto è “ben posizionato” per realizzare un ‘soft landing’ dell’economia.
Lo sguardo è inoltre già rivolto all’avvio della stagione delle trimestrali con i conti, venerdì, di big come JP Morgan e Wells Fargo.
Sullo sfondo continuano a pesare le tensioni in Medio Oriente con i reciproci lanci di razzi tra Israele e Libano nonché l’annuncio, questa mattina, dell’uccisione del comandante del quartier generale di Hezbollah da parte dello Stato ebraico.
Sull’azionario, nel pre-market, Super Micro Computer balza di oltre il 5% in scia ai dati sulle spedizioni che segnalano una forte domanda di server, mentre Honeywell International guadagna l’1,8% dopo i rumour di stampa secondo cui la società prevede di scorporare la sua divisione dedicata ai materiali di livello avanzato.