Partenza debole per le principali borse europee con gli investitori in attesa dei verbali della Federa Reserve.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 33.680 punti, in flessione come l’Ibex35 di Madrid (-0,2%), il Dax di Francoforte (-0,2%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%), mentre resiste alle vendite il 100 di Londra (+0,5%).
In attesa dei verbali della Federa Reserve, che verranno diffusi stasera, e del dato sull’inflazione Usa, in agenda domani, restano monitorare le decisioni delle banche centrali a livello globale. Tra queste, l’istituto neozelandese ha tagliato i tassi di 50 punti base mentre la Reserve Bank dell’India ha lasciato invariato il costo del denaro.
La presidente della Fed Bank of Boston Susan Collins ha osservato che i tagli dei tassi dovrebbero essere cauti e basati sui dati. La sua controparte di Atlanta Raphael Bostic ha affermato che mentre i rischi per l’inflazione sono diminuiti, le minacce al mercato del lavoro sono aumentate, sebbene l’economia sia ancora forte. La governatrice Adriana Kugler ha affermato che i funzionari dovrebbero continuare a concentrarsi sul raggiungimento dell’obiettivo di inflazione, con un “approccio equilibrato” che eviti un rallentamento dei posti di lavoro.
Occhi anche sulla Cina che risente di un aumento delle preoccupazioni che il pacchetto di stimoli recentemente annunciato possa essere insufficiente a convincere gli investitori circa la sostenibilità del rally sui mercati azionari. A ciò si aggiungono i segnali di una minore spesa da parte dei turisti originari del Paese asiatico durante la Golden Week e una serie di notizie dalle quali emerge che Pechino dovrà introdurre politiche per stabilizzare la crescita e le aspettative.
Sul fronte macro, attesi nel pomeriggio dagli Stati Uniti le scorte all’ingrosso di agosto e le richieste settimanali mutui MBA.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,096 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 148,3. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,5%) a 77,6 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 73,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 131 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,54%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Recordati (+1,3%), seguita da TIM (+0,9%), ERG (+0,7%) e Snam (+0,6%), mentre scivolano in coda Iveco (-1,9%), Unicredit (-0,8%), Interpump e Moncler (-0,7%).