Gli eurolistini chiudono in rialzo mentre Wall Street procede positiva dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.291 punti (+0,6%), in guadagno come il DAX di Francoforte (+0,8%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,6%), il CAC 40 di Parigi (+0,5%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,4% e il Nasdaq lo 0,3%.
Valutate le sfide che la Federal Reserve deve ancora affrontare alla luce di un’inflazione Usa di settembre oltre le attese e di un aumento delle richieste di sussidi di disoccupazione, gli investitori restano focalizzati sugli ulteriori segnali in arrivo.
Dall’agenda macro odierna, il Dipartimento del Lavoro degli Stati Uniti ha reso noto che a settembre l’indice grezzo dei prezzi alla produzione (PPI) ha evidenziato su base mensile una variazione, sotto il consensus (+0,1%) e la rilevazione di agosto (+0,2%). Su base annua, il PPI ha registrato un incremento del 1,8%, oltre le attese (+1,6%), dal +1,9% del mese precedente.
L’indice Core, che esclude elementi volatili quali energetici e alimentari è in aumento dello 0,2% su base mensile, in linea con il consensus, dopo il +0,3% del mese precedente. Anno su anno, l’indicatore core ha segnato un incremento del 2,8%, oltre il +2,6% delle attese e del dato di agosto.
Inoltre, gli esperti dell’Università del Michigan hanno reso noto il dato preliminare dell’indice sulla fiducia dei consumatori per il mese di ottobre che si è attestato a 68,9 punti, risultando inferiore al consensus (71,0 punti) e al dato finale di settembre (70,1 punti).
In Germania, invece, la lettura finale di settembre dei prezzi al consumo ha registrato una variazione nulla su base mensile, in linea al preliminare e alle attese. Su base annua, l’indice ha registrato un progresso del 1,6%, anche in questo caso al pari del preliminare e del consensus.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,094, il dollaro/yen a 149,1. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,6%) a 78,9 dollari e il Wti (-0,7%) a 75,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 129 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,56%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Banca Monte Paschi Siena (+3,1%), A2a (+3,0%), Ferrari (+2,6%), Bper Banca (+1,9%) mentre chiudono in coda Telecom Italia (-4,6%), Stellantis (-2,8%), Nexi (-1,0%), Erg (-0,7%).