Le borse europee proseguono miste a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano perlopiù sopra la parità.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 34.396 punti, sopra la parità come il Dax di Francoforte (+0,3%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,3%), in flessione invece Ftse 100 di Londra (-0,1%) e Cac 40 di Parigi (-0,4%).
Durante il briefing di sabato scorso, il ministro delle finanze cinese, Lan Foan, ha annunciato l’emissione di obbligazioni speciali del Tesoro per 2.300 miliardi di yuan (poco più di 325 miliardi di dollari) per rilanciare l’economia. Risorse destinate ai governi locali per l’acquisto di case invendute e la trasformazione delle stesse in alloggi sovvenzionati.
Inoltre, le banche cinesi ridurranno i tassi sui mutui esistenti dal 25 ottobre, come richiesto dalla Banca Popolare.
Gli investitori sono rimasti tuttavia delusi dal mancato annuncio di nuovi stimoli per spingere i consumi, anche se maggiori dettagli potrebbero emergere dall’importante briefing politico delle prossime settimane.
Parallelamente cresce l’attesa per gli annunci di politica monetaria, in calendario questa settimana, da parte di Thailandia, Filippine, Indonesia e Banca centrale europea.
Resta l’attenzione sul proseguimento della stagione delle trimestrali in vista dei conti, domani, di big come Goldman Sachs, Bank of America e Citigroup.
Infine, dall’agenda macro è emerso che a settembre la bilancia commerciale cinese ha registrato un saldo positivo di 81,71 miliardi di dollari, inferiore rispetto al surplus di 91,02 miliardi di agosto e ai 90,50 miliardi del consensus. Nel dettaglio, le esportazioni su base annua sono salite del 2,4% su base annua, a fronte del 6,0% stimato dagli analisti e dopo il +8,7% del mese precedente. Le importazioni hanno registrato un aumento a/a dello 0,3% rispetto al +0,8% previsto e al +0,5% della rilevazione precedente.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,093 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 149,4. Tra le materie prime, petrolio in deciso calo con il Brent (-2,3%) a 77,2 dollari al barile e il Wti (-2,4%) a 73,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si mantiene stabile a 128 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,54%.
Tornando a Piazza Affari, guida Leonardo (+1,6%), seguita da Ferrari (+1,4%), Unipol e A2A (+1,3%), mentre si posizionano in coda Moncler, Amplifon e MPS, tutte e tre a -1,3%.