Le borse europee chiudono perlopiù in ribasso, mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.578 punti (-0,3%), in ribasso come il CAC 40 di Parigi (-1,1%) e il Ftse di Londra (-0,5%), il Dax di Francoforte (-0,1%). Chiudono sopra la pari l’Ibex 35 di Madrid (+0,7%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede lo 0,9%, lo S&P 500 e il Dow Jones lo 0,4%.
Gli investitori restano intenti a monitorare ogni segnale di potenziale rallentamento dell’economia americana: nuove indicazioni sono attese dall’agenda macro della settimana, con lo sguardo rivolto in particolare alle vendite al dettaglio di settembre, in calendario giovedì. Attesi lo stesso giorno la rilevazione per lo stesso mese sulla produzione industriale e i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione.
Dall’agenda odierna, l’indice Empire State Manufacturing, che misura l’andamento dell’attività manifatturiera dello stato di New York, si è attestato a ottobre a -11,9 punti, in calo oltre le attese (3,6 punti) rispetto agli 11,5 punti di settembre.
In Europa, l’indice ZEW di ottobre sulla fiducia degli investitori istituzionali tedeschi è aumentato, più delle attese (10 punti), a 13,1 punti dai 3,6 punti registrati a settembre. Il sottoindice relativo alla situazione corrente è invece peggiorato a -86,9 punti dai -84,5 punti della rilevazione precedente. Le previsioni degli analisti indicano un valore di -84 punti.
In Francia, a settembre, i prezzi al consumo finali hanno registrato un -1,2% su base mensile, in linea alle attese e al preliminare. Anno su anno il dato ha registrato un incremento dell’1,1% rispetto al +1,2% del consensus e della prima lettura.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,090, il dollaro/yen a 149,2. Tra le materie prime, in forte ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-5,2%) a 73,4 dollari e il Wti (-5,4%) a 69,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 124 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,46%.
Tornando a Piazza Affari, guida Telecom Italia (+2,1%), seguita da Hera (+1,9%), Unipol (+1,8%), Banco Bpm (+1,7%), mentre arretrano in particolare Stmicroelectronics (-3,2%), Eni (-2,7%), Cucinelli (-2,6%), Saipem (-2,5%).