Mercati – Prevista partenza cauta per l’Europa

Prevista partenza cauta per le principali borse europee con l’attenzione che rimane sulla Cina e gli appuntamenti della settimana.

Chiusura in rialzo ieri a Wall Street con il Nasdaq che terminato a +0,9%, lo S&P500 a +0,8% e il Dow Jones a +0,5%.

Sui mercati asiatici, Tokyo termina a +0,9%, mentre Shanghai viaggia a -2,2% e Hong Kong lascia sul terreno il 3,9%.

Gli operatori restano in attesa di ulteriori stimoli dal Governo cinese dopo la delusione per il mancato annuncio di nuovi incentivi ai consumi durante il briefing dello scorso fine settimana.

Secondo rumour, Pechino potrebbe raccogliere 6 trilioni di yuan (846 miliardi di dollari) da obbligazioni governative speciali ultra-lunghe in tre anni come parte dei suoi sforzi per rilanciare l’economia in difficoltà.

Inoltre, le banche cinesi sarebbero pronte a tagliare i tassi su 300 trilioni di yuan (42,3 trilioni di dollari) di depositi già questa settimana.

A Hong Kong, invece, il focus è sul discorso annuale di domani del leader John Lee, che, secondo le previsioni, darà priorità al rafforzamento dell’economia e stabilirà un programma che include un potenziale taglio alla tassa sugli alcolici nonché possibili misure per rafforzare lo status della città come centro finanziario.

Resta parallelamente l’attenzione sul prosieguo della stagione delle trimestrali con i conti, oggi, di big come Goldman Sachs, Bank of America e Citigroup, e domani di Morgan Stanley.

Sul fronte politico, l’amministrazione Biden starebbe valutando, secondo indiscrezioni, di limitare le vendite di chip AI di livello avanzato prodotti da Nvidia e altre aziende americane, una mossa che limiterebbe le capacità di alcuni Paesi nel segmento dell’intelligenza artificiale.

Cresce anche l’attesa per l’annuncio di politica monetaria da parte della Banca centrale europea, in calendario giovedì.

Dall’agenza macroeconomica odierna, emerge che il tasso medio di disoccupazione del Regno Unito del trimestre terminato ad agosto è sceso al 4,0%, contro le attese, che davano il dato stabile rispetto al mese precedente al 4,1%. A settembre il numero dei senza lavoro che hanno chiesto un sussidio di disoccupazione è aumentato di 27,9 mila unità dopo l’aumento di 0,3 mila unità di agosto (dato rivisto da 23,7mila unità). Il tasso di richieste di disoccupazione, espresso come percentuale della forza lavoro totale, è in crescita del 4,7%, rispetto al +4,6% del mese precedente (rivisto dal +4,7%)

Attesi anche l’inflazione francese di settembre, l’indice ZEW di ottobre di Germania ed Eurozona e l’indice manifatturiero New York Empire State di ottobre.