Wall Street inizia la settimana con gli indici che superano i record della scorsa ottava in attesa dei conti di Bank of America, Johnson & Johnson e United Health Group giovedì.
L’S&P500 infatti chiude a +0,8%, il Dow Jones a +0,5% e il Nasdaq a +0,9%.
Sull’azionario sotto pressione i titoli minerari, appesantiti dalle previsioni sull’economia cinese, una delle più importanti destinatarie di materie prime.
Freeport-McMoRan chiude la seduta a -2,3% posizionandosi tra le peggiori dell’S&P500.
Boeing ha perso l’1,3%. Il gigante dell’aeronautica ha bruciato 1,3 miliardi di dollari nell’ultimo trimestre, perdendo quasi 10 euro per azione.
Tra le migliori SoFi Tech, in rialzo dell’11,4% in scia a un accordo da 2 miliardi di dollari con Fortress Investment Group.
Balza anche Trump Media Tech Group, la società proprietaria del social media Truth, che torna vicino ai 30 dollari ad azione e chiude la seduta a +18,5%.
In calo l’indice Vix, che misura la volatilità, con un -3,71%.
Sullo sfondo rimangono le tensioni in medio oriente con Israele che continua i bombardamenti sulla strisci adi Gaza e con le truppe Unifil in Libano che si sono trovate sotto il fuoco delle truppe dello stato ebraico.
Tra le materie prime continua il calo del greggio con il future sul Brent questa mattina a -3,77% a 74,56 dollari e il future sul Wti a -3,78% a 71,04 dollari.
Cala ancora il rame a -1,03% a 4,36 dollari.
Tra i metalli preziosi l’oro chiude la prima seduta della settimana a -0,4% e l’argento a -0,55%.
Infine sul Forex l’euro/dollaro scende leggermente a 1,089 e il dollaro/yen a 149,56.