Wall Street torna a salire dopo la seduta incerta di martedì spinta in particolare dalle trimestrali delle big e in particolare di Morgan Stanley e United Airlines.
L’S&P500 infatti chiude a +0,5%, il Dow Jones a +0,8% e il Nasdaq a +0,3%.
Sull’azionario corre Morgan Stanley con un rialzo del 6,4% dopo aver registrato profitti superiori al consensus. Il Ceo Ted Pick ha detto che “siamo riusciti a creare un ambiente costruttivo e stiamo gestendo sempre più fondi da tutto il mondo”.
Vola United Airlines che chiude a +12,4%. A spingere le quotazioni i risultati migliori delle attese per il periodo estivo e il piano di buy back da 1,5 miliardi di dollari per gli azionisti.
Restano stabili i titoli energetici e in particolare a Exxon Mobil non riesce il rimbalzo e chiude a un timido +0,3% dopo il crollo di inizio settimana, uno dei peggiori di Wall Street.
Di nuovo in calo l’indice che misura la volatilità, il Viz, con un -5,14%.
Sullo sfondo rimangono le tensioni in medio oriente con gli Stati Uniti che stanno usando il bastone e la carota con Israele, mantenendo il sostegno militare in particolare per i timori di escalation con Teheran, ma al contempo mettendo pressioni affinché gli ostacoli per gli aiuti umanitari a Gaza siano risolti.
Tra le materie prime rimbalza leggermente il future sul Brent che, alle 7.30 italiane, guadagna lo 0,4% a 74,52 dollari e con il future sul Wti a +0,44% a 70,7 dollari. Il tutto dopo la seduta piatta di ieri con il Brent a -0,04% e il Wti a -0,27%.
In calo il rame a -0,39% a 4,35 dollari.
Tra i metalli preziosi l’oro chiude di nuovo in rialzo a + 0,46% e l’argento a +0,69%.
Infine sul Forex l’euro/dollaro è sostanzialmente flat a 1,086 e il dollaro/yen a 149,49.