Seduta in cui prevalgono gli acquisti per le principali borse asiatiche dopo la chiusura positiva di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente il 2,9 e il 4,2%, bene anche Hong Kong a +2,8%. Cauto il Giappone con il Nikkei a +0,2% e il Topix a +0,1%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a +0,4% mentre lo S&P500 e il Nasdaq hanno chiuso sostanzialmente invariati.
Le azioni asiatiche sono salite mentre gli investitori hanno digerito i dati economici della Cina migliori del previsto e i dettagli del programma di riacquisto di azioni dalla banca centrale del paese.
Gli ultimi dati cinesi del prodotto interno lordo, della produzione industriale e delle vendite al dettaglio hanno superato le stime.
La Banca Popolare Cinese ha dichiarato di aver istituito un meccanismo di prestito con una quota iniziale di 300 miliardi di yuan (42,1 miliardi di $) per i prestiti bancari utilizzati nei riacquisti di azioni. Il meccanismo di prestito prevede un tasso dell’1,75% per la scadenza di un anno.
Oltreoceano, nuovi segnali di vigore nell’economia statunitense hanno portato i trader a ridurre le aspettative di tagli dei tassi della Federal Reserve nelle restanti due riunioni dell’anno.
Il cambiamento nelle previsioni ha riflesso le robuste vendite al dettaglio statunitensi a settembre che hanno superato le aspettative, dimostrando una spesa dei consumatori resiliente che continua a sostenere l’economia.
Numeri che hanno seguito un rapporto sui posti di lavoro esplosivo e un’inflazione più alta del previsto pubblicata all’inizio di questo mese che ha rafforzato la visione secondo cui gli Stati Uniti non sono affatto vicini a una recessione.
Parallelamente resta alta l’attenzione in Medio Oriente: il gruppo militante libanese Hezbollah ha dichiarato che intende passare a una nuova fase di escalation della guerra contro Israele, mentre l’Iran ha detto che “lo spirito di resistenza sarà rafforzato” dopo l’uccisione del leader di Hamas Yahya Sinwar.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,085 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 149,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 74,9 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 71,2 dollari.