Avvio cauto per le principali borse europee all’indomani della BCE e con lo sguardo ancora sulla Cina nonché sulle trimestrali.
A Milano, il Ftse Mib è flat a 35.034 punti, in linea al Cac 40 di Parigi (flat), al Dax di Francoforte (flat), e seguito dall’Ibex35 di Madrid (-0,3%) e dal Ftse 100 di Londra (-0,4%).
Gli investitori stanno valutando quando emerso ieri dalla BCE che ha tagliato il costo del denaro di 25 punti, portando il tasso sui depositi al 3,25%, quello sulle operazioni di rifinanziamento principali al 3,40% e quello sui prestiti marginali al 3,65%.
La presidente Christine Lagarde ha ribadito che non esiste “alcun percorso predeterminato di riduzione dei tassi”, ma che il Consiglio continuerà ad attenersi ai dati per raggiungere l’obiettivo dell’inflazione al 2% nel breve termine. Tra gli operatori prevale intanto l’aspettativa di un nuovo allentamento a dicembre.
Sempre in tema di politica monetaria i mercati hanno ulteriormente ridotto le scommesse sui tagli ai tassi della Federal Reserve per le restanti due riunioni dell’anno, in scia ai nuovi segnali di solidità dell’economia statunitense emersi dagli ultimi dati macroeconomici.
Sul fronte asiatico, il sentiment beneficia dell’annuncio della Banca Popolare Cinese che ha istituito un meccanismo di prestito con una quota iniziale di 300 miliardi di yuan (42,1 miliardi di $) per i prestiti bancari utilizzati nei riacquisti di azioni.
Occhi infine sulle trimestrali con Netflix salita di oltre il 5% nell’after-hours di Wall Street dopo aver archiviato il terzo trimestre con risultati superiori alle attese per giro d’affari, utile e nuovi abbonati, questi ultimi seppur in calo del 42% rispetto all’estate 2023.
Dall’agenda macroeconomica, nel Regno Unito, a settembre, le vendite al dettaglio sono aumentate dello 0,3% su base mensile, contro le attese (-0,4%), dopo il +1% di agosto. Su base annua il dato ha segnato un incremento del 3,9% contro il +3,2% del consensus, dopo il +2,3% del mese precedente (rivisto da +2,5%).
Nello stesso mese, le vendite al dettaglio cinesi sono aumentate del 3,2% annuo, al di sopra delle attese (+2,5%) e del dato di agosto (+2,1%). Da inizio anno il dato segna un incremento del 3,3%, in linea con le attese e in leggero rallentamento rispetto al +3,4% del mese precedente.
Nella stessa area, il PIL del terzo trimestre 2024 ha segnato un incremento del 4,6% su base annua, sopra le attese (+4,5%) ma in rallentamento rispetto al dato del 2Q24 (+4,7%). Da inizio anno il dato ha registrato un aumento del 4,8%, sotto il consensus (+4,9%) e la rilevazione del 2Q24 (+5,0%).
A settembre, i prezzi al consumo giapponesi sono aumentati del 2,5% annuo, in linea con le attese e in rallentamento rispetto al +3,0% di agosto.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,084 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen cala a 150,0. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,5%) a 74,8 dollari al barile e il Wti (+0,6%) a 71,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 120 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,42%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Cucinelli (+1,7%) all’indomani dei dati sui nove mesi 2024, Moncler (+1,7%) e Tenaris (+1,3%) mentre si posizionano in coda Banco BPM (-0,8%), Inwit, Unicredit e Bper, queste ultime tre a -0,7%.