Gli eurolistini chiudono in ribasso simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.968 punti (-0,7%), in calo come il CAC 40 di Parigi (-1,1%), il Dax di Francoforte (-1,0%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,7%), il Ftse di Londra (-0,4%).
Oltreoceano, il Dow Jones cede lo 0,7%, lo S&P 500 lo 0,4% e il Nasdaq lo 0,2%.
Lo sguardo degli investitori si sta spostando sugli appuntamenti di questa settimana, tra i quali il vertice annuale del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale che si terrà a Washington e dove si riuniranno i ministri delle finanze e i responsabili delle banche centrali di tutto il mondo.
Sale, intanto, l’attesa per le elezioni statunitensi, in calendario tra circa due settimane, con le probabilità che ora pendono verso la vittoria di Donald Trump su Kamala Harris e il controllo del Congresso da parte dei repubblicani.
Inoltre, questa settimana, più di un quinto delle società presenti nell’S&P 500 pubblicheranno i conti del terzo trimestre 2024, tra cui Tesla, Boeing, General Motors e Coca Cola.
Sul fronte macro, a settembre il Leading Index del Conference Board statunitense è peggiorato oltre le attese (-0,3%) a -0,5% dal -0,3% del mese precedente.
Nel vecchio continente, a settembre l’indice dei prezzi alla produzione in Germania è calato dello 0,5%, rispetto al -0,2% delle attese e al +0,2% del mese precedente. Il dato su base annua evidenzia un calo dell’1,4%, rispetto al -1,1% delle previsioni e al -0,8% di agosto.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,082, mentre il dollaro/yen sale a 150,5. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,4%) a 74,1 dollari e il Wti (+1,8%) a 69,9 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 123 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,51%.
Tornando a Piazza Affari, guida Saipem (+1,3%), seguita da Eni (+1,1%), Azimut (+1,0%), Tenaris (+1,0%), mentre arretrano in particolare Banca Monte Paschi Siena (-2,7%), Stellantis (-2,1%), Banca Popolare di Sondrio (-2,1%), Cucinelli (-2,0%).