Le borse europee proseguono sottotono a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,2% a 35.120 punti, sotto la parità come il Cac 40 di Parigi (-0,4%), il Dax di Francoforte (-0,4%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,5%); resiste invece il Ftse 100 di Londra (flat).
Gli investitori restano cauti con il sentiment diviso tra una serie di spunti operativi.
Tra questi, in primis, venerdì scorso, in tarda serata, S&P e Fitch hanno entrambe confermato il rating BBB sull’Italia.
La prima delle due agenzie ha mantenuto l’outlook stabile, parlando di “prospettive di crescita del PIL italiano rosee”, con l’economia prevista crescere di circa l’1% nel periodo 2024-2025 rispetto allo 0,2% del decennio precedente alla pandemia.
Fitch ha invece alzato l’outlook da stabile a positivo, sottolineando, per il nostro Paese, un “piano fiscale credibile” e una “situazione politica stabile”.
Lo sguardo si sta spostando ora sugli appuntamenti di questa settimana, tra i quali il vertice annuale del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale che si terrà a Washington e dove si riuniranno i ministri delle finanze e i responsabili delle banche centrali di tutto il mondo.
Sale inoltre l’attesa per le elezioni statunitensi, in calendario tra circa due settimane, con le probabilità che ora pendono verso la vittoria di Trump alla Casa Bianca e il controllo del Congresso da parte dei repubblicani.
Focus anche sulla stagione delle trimestrali con i conti di big come Tesla in calendario il 23 ottobre.
Sullo sfondo, infine, continua a intensificarsi il conflitto tra Israele e Hamas, con attacchi israeliani che hanno colpito duramente la Striscia di Gaza settentrionale.
Dall’agenda macro, a settembre l’indice dei prezzi alla produzione in Germania è calato dello 0,5%, rispetto al -0,2% delle attese e al +0,2% del mese precedente. Il dato su base annua evidenzia un calo dell’1,4%, rispetto al -1,1% delle previsioni e al -0,8% di agosto.
Occhi nel pomeriggio sul Leading Index Usa di settembre.
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,085 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 149,9. Tra le materie prime, il petrolio prosegue in rialzo con il Brent (+1,3%) a 74,0 dollari al barile e il Wti (+1,5%) a 69,7 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile a 117 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,41%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Saipem (+2,5%), seguita da Azimut (+2%) e Tenaris (+1,4%) mentre scivolano in coda MPS e Cucinelli (entrambe -1,3%), precedute da Popolare di Sondrio (-1,2%).