Avvio perlopiù in flessione per le principali borse europee con lo sguardo ai principali driver della settimana.
A Milano, il Ftse Mib è poco mosso (+0,02%) a 35.211 punti, sopra la parità come il Ftse 100 di Londra (+0,3%), in calo invece Cac 40 di Parigi (-0,1%),Dax di Francoforte (-0,2%) e Ibex35 di Madrid (-0,2%).
L’attenzione dei mercati è focalizzata sullo stato di salute delle principali economie e l’impatto delle tensioni in Medio Oriente e della geopolitica.
Sul fronte delle banche centrali, in Cina le banche della nazione hanno tagliato i tassi di prestito, aggiungendo ottimismo alle recenti misure di stimolo. Gli istituti cinesi infatti hanno abbassato il tasso primario sui prestiti a un anno, su cui si basano la maggior parte dei prestiti nuovi e in essere, al 3,10% dal 3,35% e hanno ridotto il tasso quinquennale al 3,60% dal 3,85%.
Tra gli altri driver sotto i riflettori, questa settimana l’attenzione si focalizzerà sul vertice annuale del Fondo monetario internazionale e della Banca mondiale che si terrà a Washington e dove si riuniranno i ministri delle finanze e i responsabili delle banche centrali di tutto il mondo.
Tra gli investitori cresce l’attenzione per le elezioni statunitensi tra circa due settimane, con le probabilità che ora pendono verso la vittoria di Trump alla Casa Bianca e il controllo del Congresso da parte dei repubblicani.
Occhi anche alla stagione delle trimestrali con i conti di big come Tesla in calendario il 23 ottobre.
Dall’agenda macro emerge che a settembre l’indice dei prezzi alla produzione in Germania ha registrato un calo dello 0,5%, rispetto al -0,2% delle attese e al +0,2% del mese precedente. Il dato su base annua evidenzia un calo dell’1,4%, rispetto al -1,1% delle previsioni e al -0,8% di agosto.
Focus nel pomeriggio sul Leading Index Usa di settembre.
Infine, sullo sfondo continuano a pesare le tensione in Medio Oriente dopo che un drone di Hezbollah è esploso vicino all’abitazione del primo ministro Benjamin Netanyahu nel fine settimana.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,085 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 149,7. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,7%) a 73,6 dollari al barile e il Wti (+0,9%) a 69,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 118 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,38%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Azimut (+2,1%) seguita da Saipem e Tenaris (+1%) ed Eni (+0,9%), mentre si posizionano in coda ERG e Unicredit (-0,5%).