Le borse europee chiudono perlopiù sotto la pari, mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.733 punti (-0,6%), in ribasso come il Dax di Francoforte (-0,2%), il Ftse di Londra (-0,1%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%). Chiude invariato il CAC 40 di Parigi.
Oltreoceano, lo S&P 500 cede lo 0,2%, il Nasdaq e il Dow Jones lo 0,1%.
Mentre continuano a tenere banco le valutazioni sulle mosse delle banche centrali, si indebolisce l’aspettativa su un allentamento aggressivo della politica monetaria attuata dalla Federal Reserve. Il tutto alla luce di una economia statunitense che rimane solida e in scia alle dichiarazioni rilasciate recentemente da alcuni funzionari dell’istituto americano che hanno espresso cautela sul ritmo dei futuri tagli ai tassi d’interesse.
Nuove indicazioni potrebbero emergere domani con la pubblicazione del Beige Book, ovvero il rapporto di sintesi sull’attività economica dei vari distretti utilizzato dalla Fed nelle proprie riunioni, e dalla stagione delle trimestrali con i conti di big come Tesla.
Ad alimentare le incertezze contribuisce la prospettiva di un maggiore deficit fiscale dopo le imminenti elezioni presidenziali statunitensi.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,081, il dollaro/yen sale a 151,1. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+2,2%) a 76,0 dollari e il Wti (+2,5%) a 71,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 124 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,55%.
Tornando a Piazza Affari, guida Nexi (+2,5%), seguita da Saipem (+2,3%), Stmicroelectronics (+1,8%), Leonardo (+1,3%), mentre arretrano in particolare Erg (-3,7%), Unipol (-3,6%), Inwit (-3,0%), A2a (-2,6%).