Le borse europee ampliano le perdite a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano in territorio negativo.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,9% a 34.646 punti, poco distante da Ftse 100 di Londra (-0,7%), Cac 40 di Parigi (-0,7%), seguiti da Ibex35 di Madrid (-1,1%), mentre tiene il Dax di Francoforte (-0,2%).
Resta l’attenzione sulle indicazioni provenienti dalle banche centrali con gli operatori che stanno riducendo le aspettative sui tagli ai tassi da parte della Federal Reserve per il resto dell’anno.
A ciò contribuiscono le parole del presidente della Fed di Kansas City, Jeffrey Schmid, che ha affermato di essere favorevole a un ritmo più lento nella riduzione del costo del denaro data l’incertezza su quanto la banca centrale statunitense debba allentare la politica monetaria.
Parallelamente gli operatori sono intenti a monitorare gli sforzi di Pechino, al lavoro per supportare l’economia cinese attraverso una serie di misure di stimolo.
Sempre sul fronte asiatico, rimane l’attenzione sulla corsa alle elezioni giapponesi del prossimo fine settimana. Il tutto mentre il sostegno alla coalizione di governo del primo ministro Shigeru Ishiba continua ad affievolirsi, con la possibilità che il voto porti a un’amministrazione indebolita e instabile.
Resta anche lo sguardo sul rush finale prima delle elezioni americane con i sondaggi che vedono Donald Trump nuovamente avanti.
Sullo sfondo, infine, continuano a pesare le tensioni internazionali mentre il Cremlino ha annunciato un incontro tra il presidente russo Vladimir Putin e il segretario generale dell’ONU Antonio Guterres, previsto per giovedì a Kazan, a margine del vertice dei BRICS.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,082 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 150,9. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+0,6%) a 74,7 dollari al barile e il Wti (+0,7%) a 70,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile a 123 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,55%.
Tornando a Piazza Affari, acquisti in particolare su Iveco (+1,2%), STM (+1,1%) e Leonardo (+0,6%), mentre si posizionano in coda ERG (-2,8%), Inwit e A2A (-2,7%) ed Enel (-2,5%).