La settimana si apre in calo per Wall Street con gli indici che arretrano dai record di venerdì.
L’S&P500 infatti chiude la seduta a -0,2% e il Dow Jones a -0,8%. Resiste il Nasdaq a +0,3%.
A pesare sull’S&P500 è stato in particolare il settore del real estate con Lennar e D.R Horton entrambi in calo del 4,3%. Un calo che ha impattato anche i titoli legati alle forniture, con Home Depot’s che ha chiuso a -2,1%.
In calo anche Tesla (-0,8%) in attesa della pubblicazione dei conti.
Balza del 5,8% Trump Media & Technology in scia ai dati sulle previsioni per le elezioni che lo vedono di nuovo in lieve vantaggio su Kamala Harris.
Torna a salire l’indice Vix, che misura la volatilità, con un +1,89%.
Sullo sfondo rimangono le tensioni in medio oriente dopo il tentativo di attentato alla residenza del premier israeliano Netanyahu sabato 19 ottobre e la dura risposta di israele.
Occhi puntati anche sul rush finale prima delle elezioni americane in due settimane con i sondaggi che vedono Donald Trump nuovamente avanti.
Passando alle materie prime il Brent ha chiuso ha chiuso la seduta di ieri in rialzo ma il future stamattina è in calo dello 0,47%. Stesso trend per il Wti che ha chiuso ieri a +1,97% e con il future a -0,44%.
Gli osservatori guardano con attenzione al summit Brics organizzato dal presidente russo Vladimir Putin, con i politologi convinti che l’obiettivo sia di dimostrare che il suo paese non è isolato e per rafforzare gli accordi tra i paesi che si oppongono al modello occidentale.
Sale il rame a +0,8% a 4,39 dollari.
Tra i metalli preziosi l’oro chiude di nuovo in rialzo a + 0,33%. Più marcato il balzo dell’argento a +2,54%.
Infine sul Forex l’euro/dollaro è sostanzialmente flat a 1,082 e il dollaro/yen a 150,88.