Le borse europee chiudono perlopiù in ribasso, mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.697 punti (-0,1%), in ribasso come il Ftse di Londra (-0,6%), il CAC 40 di Parigi (-0,5%), il Dax di Francoforte (-0,2%). Chiude sopra la pari l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede l’1,1%, il Dow Jones lo 0,7% e lo S&P 500 lo 0,6%.
In attesa di nuove indicazioni, previste per stasera con la pubblicazione del Beige Book statunitense e i risultati trimestrali di grandi aziende come Tesla, gli investitori mantengono un atteggiamento prudente. Persistono infatti incertezze sul possibile allentamento della politica monetaria della Federal Reserve e sulle prospettive di un aumento del deficit fiscale in vista delle imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
Inoltre, il Fondo monetario internazionale ha abbassato le sue previsioni di crescita globale per il prossimo anno e messo in guardia dai rischi legati alle guerre e al protezionismo commerciale mentre ha attribuito il merito alle banche centrali di aver domato l’inflazione senza mandare le nazioni in recessione.
Dall’agenda macro odierna, è emerso che l’indice MBA sulle richieste di mutui ipotecari ha registrato, nella settimana al 18 ottobre, un decremento del 6,7%, dopo il -17,0% della settimana precedente.
Nel vecchio continente, la lettura preliminare di ottobre dell’indice riguardante la fiducia dei consumatori dell’Eurozona si è attestata a -12,5 punti, in miglioramento in linea con le attese dai -12,9 punti di settembre.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,078, il dollaro/yen sale a 152,8. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-1,5%) a 74,9 dollari e il Wti (-1,5%) a 70,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 122 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,52%.
Tornando a Piazza Affari, guida Stellantis (+3,0%), seguita da Stmicroelectronics (+1,8%), Hera (+1,4%), Inwit (+1,1%), mentre arretrano in particolare Banca Monte Paschi Siena (-3,1%), Telecom Italia (-2,4%), Bper Banca (-1,9%), Saipem (-1,8%).