Avvio sparso per le principali borse europee con il sentiment che rimane diviso tra una serie di driver.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,1% a 34.783 punti, sopra la parità come l’Ibex35 di Madrid (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra (+0,1%), in flessione invece Cac 40 di Parigi (-0,1%) e Dax di Francoforte (-0,1%).
Gli operatori sono focalizzati sui segnali provenienti dalle banche centrali. Si indebolisce intanto l’aspettativa su un allentamento aggressivo della politica monetaria attuata dalla Federal Reserve. Il tutto alla luce di una economia statunitense che rimane solida e in scia alle dichiarazioni rilasciate recentemente da alcuni funzionari dell’istituto americano che hanno espresso cautela sul ritmo dei futuri tagli ai tassi d’interesse.
Nel complesso, comunque, il Fondo monetario internazionale ha abbassato le sue previsioni di crescita globale per il prossimo anno e messo in guardia dai rischi legati alle guerre e al protezionismo commerciale mentre ha attribuito il merito alle banche centrali di aver domato l’inflazione senza mandare le nazioni in recessione.
Nuovi segnali potrebbero emergere questa sera con la pubblicazione del Beige Book, ovvero il rapporto di sintesi sull’attività economica dei vari distretti utilizzato dalla Fed nelle proprie riunioni, e dalla stagione delle trimestrali.
In Asia, il sentiment cinese e di Hong Kong beneficia della notizia che un importante think tank legato al governo ha chiesto alle autorità di emettere 2 trilioni di yuan (281 miliardi di dollari) di obbligazioni governative speciali per aiutare a creare un fondo di stabilizzazione del mercato.
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,079 e il cambio tra biglietto verde e lo yen balza a 152,3. Tra le materie prime, petrolio in ribasso con il Brent (-0,6%) a 75,6 dollari al barile e il Wti (-0,6%) a 71,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 123 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,54%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio STM (+3,3%), seguita da Stellantis (+2%), Pirelli (+1%) ed Hera (+0,7%), che insieme a Saipem (-0,6%) ha proposto un progetto all’avanguardia di CCS presso il termovalorizzatore di Ferrara che è stato selezionato per ricevere quasi 24 milioni di finanziamenti dall’EU Innovation Fund. Si posiziona in coda Leonardo (-0,8%).