Seduta di vendite per le principali borse asiatiche dopo la chiusura negativa di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente l’1 e l’1,3%, fa peggio Hong Kong (-1,5%). Resiste invece il Giappone con Nikkei a +0,2% e Topix flat.
Oltreoceano, Dow Jones e S&P500 hanno terminato a -0,9%, mentre il Nasdaq a -1,6%.
Il sentiment è condizionato dalle preoccupazioni sul fatto che il recente blitz di stimoli della Cina sia sufficiente a rilanciare la crescita e dalle difficili elezioni presidenziali negli Stati Uniti.
Anche il ritmo dell’allentamento della Federal Reserve è sotto i riflettori degli investitori, con i trader ora certi meno del 100% circa i tagli dei tassi nelle due riunioni politiche rimanenti di quest’anno.
Sull’equity asiatico, Taiwan Semiconductor Manufacturing ha interrotto le spedizioni a un cliente dopo aver scoperto che i chip realizzati per quel cliente erano finiti alla Huawei Technology, violando potenzialmente le sanzioni statunitensi. In Corea del Sud, le azioni di SK Hynix hanno guadagnato dopo che l’azienda ha registrato profitti e ricavi trimestrali record. L’utile operativo del terzo trimestre della major automobilistica coreana Hyundai Motor ha mancato le stime. A Hong Kong, le azioni di Horizon Robotics sono balzate di quasi il 38% rispetto al prezzo di emissione al loro debutto, offrendo ottimismo per una ripresa delle IPO nel centro finanziario asiatico.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,079 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 152,1. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1%) a 75,7 dollari al barile e il Wti (+1,1%) a 71,6 dollari.