Avvio perlopiù in frazionale rialzo per le principali borse europee con l’attenzione ancora sulla politica monetaria, le elezioni Usa, le trimestrali e l’economia cinese.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,3% a 34.783 punti, sopra la parità come il Ftse 100 di Londra (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e il Dax di Francoforte (+0,2%); più arretrato l’Ibex35 di Madrid (flat).
Il sentiment resta condizionato dai dubbi sul percorso di allentamento della politica monetaria della Federal Reserve e dalla prospettiva di un maggiore deficit fiscale in vista delle prossime elezioni presidenziali.
Ieri sera, intanto, il Beige Book della banca centrale americana, che farà da base alle prossime decisioni di politica monetaria, ha rivelato che, nel complesso, l’attività economica negli Stati Uniti è “rimasta pressoché invariata in quasi tutti i distretti dall’inizio di settembre”, con un’inflazione che ha “continuato a moderarsi” con prezzi di vendita in aumento a un ritmo lieve o modesto nella maggior parte dei distretti.
Occhi allo stesso tempo sulle trimestrali con Tesla balzata di oltre il 12% nell’after-hours dopo aver riportato un utile aumentato inaspettatamente a 0,72 dollari per azione da 0,66 dollari dell’esercizio precedente. I ricavi sono cresciuti dell’8% a 25,18 miliardi, attestandosi però al di sotto delle attese. Nonostante il calo delle vendite nei primi due trimestri, la società prevede un leggero aumento delle consegne e si attende, per il primo semestre 2025, l’avvio della produzione di nuovi veicoli, inclusi modelli più economici.
Infine, sul fronte asiatico, da un lato, gli investitori valutano se gli stimoli in Cina saranno sufficienti a rilanciarne la crescita, dall’altro lato, in Giappone, il ministro delle finanze Katsunobu Kato ha affermato di vedere movimenti rapidi e unilaterali nel mercato valutario dopo che lo yen è calato ieri di oltre l’1% rispetto al biglietto verde.
Dalla fitta agenda odierna, focus, in particolare, sui PMI di Francia, Germania, Eurozona, Regno Unito e Usa preliminari di ottobre. Occhi, nel pomeriggio, anche sul Chicago Fed National Activity Index di settembre e sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione statunitensi.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,078 mentre il il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 152,1. Tra le materie prime, petrolio in rialzo con il Brent (+1,1%) a 75,8 dollari al barile e il Wti (+1,2%) a 71,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 121 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,49%.
Tornando a Piazza Affari, corre in avvio Saipem (+4%) in scia ai conti dei primi nove mesi 2024, seguita da Eni (+1,4%) dopo il contratto con KKR per l’ingresso di quest’ultima nel 25% del capitale di Enilive, e Stellantis (+1,1%).
In coda, Pirelli (-1,4%), Banco BPM (-0,4%), Nexi e Mediobanca (entrambe -0,2%).