Terzo giorno di vendite a Wall Street mentre gli investitori si rifugiano nel mercato obbligazionario grazie a bond biennali e decennali ben sopra il 4%.
Il Nasdaq cede l’1,6%, il Dow Jones l’1,0% e lo S&P500 lo 0,9%.
Sull’azionario crolla McDonalds del 5,1% in scia a un epidemia di Escherichia Coli che le indagini federali hanno legato alla catena di fast food. Il Centro di Controllo e la Prevenzione delle Malattie (CDC) ha dichiarato che I casi registrati sono stati 49, principalmente in Colorado e Nebraska, e una persona è deceduta.
Seduta negativa anche per Coca Cola che chiude a -2,1% dopo la pubblicazione dei conti. Il gruppo ha infatti registratoforti profitti, dovuti principalmente all’aumento dei prezzi, ma la produzione ha deluso alcune delle attese.
Altra giornata di vendite per Boeing, in calo dell’1,8%, dopo aver registrato una perdita di oltre 6 miliardi nell’ultimo trimestre e con i lavoratori che hanno rifiutato l’ultima offerta di contratto e stanno proseguendo gli scioperi ormai da 6 settimane. Il gigante dell’aerospazio ha perso quasi il 40% quest’anno.
Sotto pressione anche i titoli tecnologici, i cui prezzi sono giudicati da alcuni analisti troppo alti. A limitare le perdite del Nasdaq ci ha pensato AT&T, balzata del 4,6% dopo un solido trimestre.
Conti sopra le attese hanno spinto la seduta anche di Texas Instruments, salita del 4%.
Torna a salire l’indice Vix, che misura la volatilità, con un +5,71%.
Sullo sfondo gli occhi sono puntati al rush finale prima delle elezioni americane.
Il dipartimento di giustizia ha avvertito Elon Musk che la sua campagna di donazioni da 1 milione di dollari potrebbe essere illegale. Il miliardario americano, apertamente schierato con Donald Trump, ha infatti promesso premi in denaro per chi si fosse registrato per votare e avesse firmato una petizione in supporto del primo e del secondo emendamento.
Sul fronte mediorientale proseguono senza sosta i bombardamento di Israele sul Libano con i servizi segreti che vedono in Khaled Meshaal il successore del leader di Hamas Yahya Sinwar, ucciso in un attacco dalle forse dell’IDF.
Passando alle materie prime il Brent ha chiuso ha chiuso la seduta di ieri in calo ma il future stamattina è in recupero a +1,11%. Stesso trend per il Wti che ha chiuso ieri a -1,91% e con il future a +1,26%.
Gli osservatori guardano con attenzione al summit Brics organizzato dal presidente russo Vladimir Putin con 36 leader mondiali.
Rame in leggero recupero a +0,54% a 4,36 dollari.
Tra i metalli preziosi l’oro chiude in calo dopo sei sedute positive a -1,1%. Più marcato il calo dell’argento a -3,43%.
Infine sul Forex l’euro/dollaro è sostanzialmente flat a 1,079 e il dollaro/yen scende a 152,32.