Le borse europee passano complessivamente in positivo a metà seduta in linea ai futures di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib vira con un +0,5% a 34.877 punti, seguito da Dax di Francoforte (+0,2%), Ibex35 di Madrid (+0,2%), Cac 40 di Parigi (+0,1%) e Ftse 100 di Londra (flat).
L’attenzione degli investitori rimane divisa tra una serie di driver come le trimestrali, i dati macroeconomici e i segnali provenienti dalle banche centrali.
In tal senso, lo sguardo si sta già focalizzando sugli appuntamenti della prossima settimana, tra cui il report mensile sul lavoro statunitense, per avere ulteriori indizi sulla dimensione dell’allentamento monetario che verrà attuato dalla Federal Reserve.
Cresce inoltre l’attesa per l’esito delle elezioni presidenziali americane del 5 novembre, con alcuni analisti preoccupati dalla possibilità che, in caso di vittoria di Trump, i dazi commerciali e i tagli fiscali supportati dal tycoon riaccendano l’inflazione.
Sul fronte macro, a ottobre, in Italia, l’indice relativo al clima di fiducia dei consumatori è sceso, contro le attese (98,5 punti), a 97,4 punti da 98,3 punti del mese precedente.
Nello stesso mese, l’indice IFO, che misura la fiducia delle aziende tedesche, si è attestato a 86,5 punti, migliorando oltre le attese (85,6 punti) rispetto al mese precedente (85,4 punti).
Sempre a ottobre, l’indice che misura la fiducia dei consumatori francesi si è attestato a 94 punti, al di sotto delle attese e del dato di settembre, entrambi a 95 punti.
Nell’analogo periodo, l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori nel Regno Unito, è stato pari a -21 punti, in peggioramento rispetto alle attese e al dato di settembre (entrambi a -20 punti).
Attesi, nel pomeriggio, dagli Stati Uniti, gli ordini di beni durevoli di settembre (preliminare) e il Sentiment dell’Università del Michigan di ottobre.
Sul forex, l’euro/dollaro si mantiene a 1,082 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 152,0. Tra le materie prime, il petrolio resta in frazionale rialzo con il Brent (+0,4%) a 74,7 dollari al barile e il Wti (+0,5%) a 70,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è stabile a 120 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,48%.
Tornando a Piazza Affari, sale in vetta Saipem (+3,8%) che torna a correre dopo i recenti risultati, seguita da MPS (+1,3%), Unicredit e Prysmian (entrambe +1,2%) mentre scivola in coda Campari (-0,9%) in scia anche alla trimestrale in calo e al taglio della guidance della competitor Rémy Cointreau. Precedono Hera (-0,7%), Moncler e Leonardo (entrambe -0,6%).