Le azioni di Remy Cointreau cedono l’1,9% alla Borsa di Parigi, toccando i minimi degli ultimi nove anni, frenate dal calo delle vendite nel primo semestre 2024/25 e dal taglio delle previsioni in scia alla debole domanda negli Stati Uniti e in Cina.
Nel dettaglio, l’azienda francese attiva nella produzione e commercializzazione di cognac, liquori e champagne, ha registrato, nel periodo, vendite per 533,7 milioni, in calo del 15,9% su base organica (su base reported, -16,2%).
Per l’esercizio fiscale 2024-2025, non si prevede alcun ritorno alla crescita prima del 4° trimestre nelle Americhe; stimati un deterioramento sequenziale delle vendite nel 2° semestre rispetto al 1° semestre nell’APAC e tendenze dei consumatori ancora deboli nel 2° semestre nell’EMEA.
La società prevede un altro anno in calo a doppia cifra in termini di vendite su base organica, rispetto “a una graduale ripresa nel corso dell’anno” stimata precedentemente.
Inoltre, si attende un deterioramento organico del margine COP FY, parzialmente compensato da un piano di riduzione dei costi da 50 milioni, rispetto alla “protezione della redditività” precedentemente attesa.
Se la decisione sui dazi cinesi sarà confermata, l’impatto sarebbe marginale per l’esercizio 2024-25 e il Gruppo attiverebbe il suo piano d’azione per mitigare gli effetti dal 2025-26.
Infine, l’azienda conferma gli obiettivi finanziari per il 2029-30: un margine lordo del 72% e un margine operativo corrente del 33%.