Seduta contrastata per le principali borse asiatiche dopo la chiusura positiva di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,9 e l’1,1%; bene invece Hong Kong (+0,5%) e ancora meglio il Giappone con Nikkei a +0,8% e Topix a +0,9%.
Oltreoceano, il Dow Jones ha terminato a +0,6%, lo S&P500 e il Nasdaq entrambi a +0,3%.
Gli investitori restano focalizzati sulle nuove indicazioni che dovrebbero emergere dagli appuntamenti di questa settimana, con le trimestrali di big quali Alphabet (oggi), Meta e Microsoft (entrambe domani), Amazon e Apple (entrambe giovedì) nonché dagli appuntamenti macro che culmineranno venerdì con il Job report.
Il tutto mentre sale l’attesa per le presidenziali statunitensi del 5 novembre.
Nel frattempo, il primo ministro nipponico Shigeru Ishiba ha promesso di ripristinare la stabilità politica nel tentativo di mantenere il potere, dopo la mancata conquista della maggioranza alla Camera Bassa da parte della sua coalizione di governo. Sempre in Giappone, lo sguardo rimane puntato sull’annuncio della banca centrale di giovedì.
Infine, restano monitorati i rapporti geopolitici dopo che l’amministrazione Biden ha finalizzato le restrizioni sugli investimenti da parte di privati e aziende statunitensi in tecnologie avanzate cinesi, tra le quali semiconduttori, informatica quantistica e intelligenza artificiale.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,081 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 153,2. Tra le materie prime, il petrolio tenta il rimbalzo, dopo il crollo di ieri, con il Brent (+0,4%) a 71,3 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 67,7 dollari.