Gli eurolistini chiudono in ribasso mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.945 punti (-0,2%), in calo come l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%), il Ftse di Londra (-0,8%), il CAC 40 di Parigi (-0,7%), il Dax di Francoforte (-0,2%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,2% mentre il Dow Jones cede lo 0,1%.
Gli investitori restano intenti a monitorare lo stato di salute dell’economia americana: nuove indicazioni sono attese dall’agenda macroeconomica, con lo sguardo rivolto in particolare al Pil Usa del 3Q24 e alla stima ADP sull’occupazione (domani), al PCE di settembre e alle richieste settimanali di disoccupazione (giovedì), e al Job Report (venerdì).
Parallelamente i mercati si stanno preparando a una serie di dati economici chiave, tra i quali il job report Usa di venerdì prossimo, così come alle elezioni presidenziali statunitensi oramai a una sola settimana di distanza.
Dall’agenda macro odierna a ottobre l’indice del Conference Board relativo alla fiducia dei consumatori statunitensi si è attestato a 108,7 punti, in aumento oltre il consensus (99,5 punti) dai 99,2 punti di settembre.
Inoltre, il dato preliminare di settembre sulle scorte all’ingrosso negli Stati Uniti ha evidenziato un -0,1% su base mensile, rispetto +0,1% delle attese e al +0,2% di agosto.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,080, mentre il dollaro/yen sale a 153,5. Tra le materie prime, poco mosse le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,4%) a 70,7 dollari e il Wti (-0,2%) a 67,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 122 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,56%.
Tornando a Piazza Affari, guida Tenaris (+1,7%), seguita da Stmicroelectronics (+1,6%), Intesa Sanpaolo (+1,2%), Bper Banca (+0,9%), mentre arretrano in particolare Stellantis (-2,4%), Erg (-2,2%), Moncler (-1,9%), Pirelli (-1,8%).