Le borse europee proseguono perlopiù sopra la parità a metà seduta mentre i futures di Wall Street viaggiano poco mossi.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 35.139 punti, positivo come il Cac 40 di Parigi (+0,5%), il Dax di Francoforte (+0,3%), più cauto il Ftse 100 di Londra (+0,1%), mentre resta debole l’Ibex35 di Madrid (-0,3%).
Gli investitori sono in attesa, questa settimana, dei risultati delle società corrispondenti a circa il 42% della capitalizzazione dello S&P 500, tra cui cinque delle sette megacap tecnologiche che hanno alimentato il rally di quest’anno ovvero Alphabet (oggi), Meta e Microsoft (entrambe domani), Amazon e Apple (entrambe giovedì).
Parallelamente i mercati si stanno preparando a una serie di dati economici chiave, tra i quali il job report Usa di venerdì prossimo, così come alle elezioni presidenziali statunitensi oramai a una sola settimana di distanza.
Sul fronte macro, in Germania l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori, a novembre si è attestato a -18,3 punti, in recupero oltre le attese (-20,5 punti) rispetto ai -21,0 punti del mese precedente (dato rivisto da -21,2 punti).
Attesi nel pomeriggio dagli Stati Uniti i dai sulle scorte all’ingrosso di settembre (preliminare) e sulla fiducia consumatori del Conference Board di ottobre.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,081 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen sale a 153,4. Tra le materie prime, il petrolio prosegue il rimbalzo, dopo il crollo di ieri, con il Brent (+1%) a 71,7 dollari al barile e il Wti (+1%) a 68,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta a 121 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,52%.
Tornando a Piazza Affari, prosegue in vetta Iveco (+2,9%), in scia ai rumour su trattative con Leonardo per commesse aggiuntive nel ramo difesa, seguita da Tenaris (+2,5%) e STM (+1,3%). Scivola in coda Diasorin (-0,6%), in linea a Stellantis (-0,6%) e preceduta da ERG (-0,5%).