Avvio prevalentemente in denaro per le principali borse europee con l’attenzione ancora sulla politica monetaria, le elezioni Usa, le trimestrali e l’agenda macro.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 35.160 punti, bene come il Cac 40 di Parigi (+0,4%), il Dax di Francoforte (+0,4%), più cauto il Ftse 100 di Londra (+0,1%), mentre è sotto la parità l’Ibex35 di Madrid (-0,3%).
Il focus degli investitori è rivolto alle nuove indicazioni che dovrebbero emergere dagli appuntamenti di questa settimana, con le trimestrali di big quali Alphabet (oggi), Meta e Microsoft (entrambe domani), Amazon e Apple (entrambe giovedì) nonché dagli appuntamenti macro che culmineranno venerdì con il Job report.
Il tutto mentre cresce l’attesa per le presidenziali statunitensi del 5 novembre.
Restano anche monitorati i rapporti geopolitici dopo che l’amministrazione Biden ha finalizzato le restrizioni sugli investimenti da parte di privati e aziende statunitensi in tecnologie avanzate cinesi, tra le quali semiconduttori, informatica quantistica e intelligenza artificiale.
Nel frattempo, il primo ministro nipponico Shigeru Ishiba ha promesso di ripristinare la stabilità politica nel tentativo di mantenere il potere, dopo la mancata conquista della maggioranza alla Camera Bassa da parte della sua coalizione di governo. Sempre in Giappone, lo sguardo rimane puntato sull’annuncio della banca centrale di giovedì. I dati hanno mostrato che il mercato del lavoro giapponese si è irrigidito a settembre, indicando una pressione sostenuta sulle aziende per aumentare gli stipendi prima della riunione della BOJ.
Sul fronte macro, in Germania l’indice Gfk, che misura la fiducia dei consumatori, a novembre si è attestato a -18,3 punti, in recupero oltre le attese (-20,5 punti) rispetto ai -21,0 punti del mese precedente (dato rivisto da -21,2 punti).
Attesi nel pomeriggio dagli Stati Uniti i dai sulle scorte all’ingrosso di settembre (preliminare) e sulla fiducia consumatori del Conference Board di ottobre.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,082 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 153,2. Tra le materie prime, il petrolio tenta il rimbalzo, dopo il crollo di ieri, con il Brent (+0,3%) a 71,2 dollari al barile e il Wti (+0,3%) a 67,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 121 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,50%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Iveco (+1,7%), seguita da Bper (+1,5%), Tenaris e Prysmian (+1,3%). In coda ERG (-0,8%) e Assicurazioni Generali (-0,3%).