Wall Street chiude la prima seduta della settimana in rialzo guidata dai titoli tech mentre il crollo del greggio pesa sui titoli dell’oil & gas.
L’S&P500 e il Nasdaq chiudono con un guadagno dello 0,3%. Più marcato il rimbalzo del Dow Jones a +0,6%.
Il focus degli operatori rimane sulla stagione delle trimestrali che questa settimana vedrà i conti di 5 delle “magnifiche 7”, tra cui Apple e Meta, che da sole hanno trainato l’S&P 500 nella seduta di ieri.
Le performance delle big tech hanno aiutato a contrastare il calo dei titoli dell’oil & gas con Exxon a -0,5% e Conoco Phillips a -1,2%.
Scende l’indice Vix, che misura la volatilità, a 19,8 punti (-2,61%). L’indice resta vicino alla soglia dei 20 punti, sintomo di una volatilità elevata, andamento normale in prossimità delle elezioni presidenziali.
E mentre l’America si prepara per la tornata elettorale sul fronte mediorientale non si placano le tensioni tra Iran e Israele anche se sono riprese le trattative per un cessate il fuoco nella striscia di Gaza.
A preoccupare gli osservatori anche le rivolte in Georgia a seguito delle elezioni vinte dallo schieramento più vicino alla Russia mentre i partiti pro EU denunciano brogli “guidati da un operazione speciale di Mosca”.
Un esito che allontana il paese dall’Europa e dall’occidente e che lo lascia in uno stato di instabilità in cui “sarà più facile per la Russia influenzare le scelte politiche”.
Passando alle materie prime il Brent ha chiuso la seduta di ieri -6,09% con il future stamattina in lieve calo a -0,11%. Andamento simile per il Wti che ieri è crollato del 6,13% e con il future questa mattina a -0,1%.
Rame in calo a -0,41% a 4,34 dollari.
Tra i metalli preziosi l’oro torna a salire a +0,26% mentre chiude in leggero calo l’argento a -0,09%.
Infine sul Forex l’euro/dollaro è sostanzialmente flat a 1,08 e il dollaro/yen scende a 152,99.