Seduta mista per le principali borse asiatiche dopo la chiusura debole di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen guadagnano rispettivamente lo 0,3 e lo 0,8%, seguite da Hong Kong (+0,1%); in calo il Giappone con Nikkei a -0,5% e Topix a -0,3%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a -0,6%, lo S&P500 a -0,3% e il Dow Jones a -0,2%.
Resta l’attenzione sulla politica monetaria dopo che la banca centrale nipponica ha deciso, come da attese e all’unanimità, di lasciare invariati i tassi allo 0,25%, ai massimi dal 2008. Tutto ciò in scia all’aumento delle incertezze sulle prospettive dell’economia e sulla stabilità del governo dopo che la coalizione al potere ha subito il suo peggior risultato elettorale dal 2009.
Parallelamente negli Usa, restano i dubbi su possibili imminenti tagli ai tassi da parte della Federal Reserve. Nuovi spunti dovrebbero arrivare dal PCE di settembre e dalle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione (entrambi oggi), e dal Job Report (domani).
Occhi inoltre sulle trimestrali dopo i conti oltre le attese di Meta e Microsoft e con lo sguardo oggi sui risultati di Amazon e Apple.
Infine, cresce l’attesa per l’esito delle presidenziali statunitensi in calendario il 5 novembre.
Sul forex, l’euro/dollaro oscilla a 1,085 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 152,4. Tra le materie prime, petrolio in frazionale rialzo con il Brent (+0,4%) a 72,4 dollari al barile e il Wti (+0,4%) a 68,9 dollari.