Gli eurolistini chiudono in ribasso simile all’andamento di Wall Street dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.237 punti (-0,8%), in calo come il CAC 40 di Parigi (-1,2%), il Dax di Francoforte (-1,0%), il Ftse di Londra (-0,6%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,5%).
Oltreoceano, il Nasdaq cede il 2,3%, lo S&P 500 l’1,4% e il Dow Jones lo 0,6%.
Rimane l’attenzione sull’agenda macroeconomica, con gli investitori intenti a trarre maggiori indicazioni sulle prossime mosse sui tassi della Fed: a settembre il PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla banca centrale americana, ha registrato una crescita annua del 2,1%, in linea con le attese e in rallentamento rispetto al +2,3% di agosto. Su base mensile, l’indicatore ha segnato un +0,2%, rispettando le attese, dopo il +0,1% di agosto.
Il PCE Core ha evidenziato un aumento su base annua del 2,7%, in linea con il dato di agosto e appena sopra il +2,6% delle attese. Su base mensile, l’indice è salito dello 0,3%, in linea con le previsioni, dopo il +0,2% del mese precedente.
Dall’agenda odierna, sul fronte lavoro, nella settimana al 26 ottobre, le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti sono state 216mila, al di sotto delle attese (230mila) e delle 228mila della settimana precedente.
In Italia, a settembre, il tasso di disoccupazione dell’Italia si è attestato al 6,1%, stabile, contro le attese (6,2%), rispetto ad agosto.
Sempre in Italia, a ottobre, l’indice armonizzato UE dei prezzi al consumo (IPCA) ha registrato un aumento dello 0,3% su base mensile, rallentando meno delle attese (+0,2%) dal +1,2% di settembre. Su base annua, i prezzi sono saliti dell’1%, accelerando oltre le attese (+0,9%) dal +0,7% del mese precedente.
L’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, è risultato stabile su base mensile (vs consensus -0,1%), rispetto al -0,2% di settembre. Su base annua, il dato ha segnato +0,9%, sopra il +0,8% del consensus e il precedente +0,7%.
In Francia l’indice dei prezzi al consumo ha registrato un aumento dello 0,2% su base mensile, in linea con le attese e dopo il -1,2% di settembre. Anno su anno il dato ha registrato un incremento dell’1,2%, al di sopra delle attese e del mese precedente (entrambi a +1,1%).
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,086, mentre il dollaro/yen scende a 152,4. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+0,7%) a 72,6 dollari e il Wti (+0,8%) a 69,1 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale in area 127 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,66%.
Tornando a Piazza Affari, guida Stellantis (+2,9%), seguita da Nexi (+1,7%), Tenaris (+0,9%), Saipem (+0,8%), mentre arretrano in particolare Erg (-3,2%), Stmicroelectronics (-2,8%), Campari (-2,3%), Cucinelli (-2,2%).