Mercati USA – Partenza in ribasso, Nasdaq -1,2% ed S&P 500 -0,7%

Avvio negativo a Wall Street, con l’attenzione rivolta all’agenda macroeconomica e alle trimestrali.

Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede l’1,2%, lo S&P 500 lo 0,7%, il Dow Jones lo 0,5%.

Rimane l’attenzione sull’agenda macroeconomica, con gli investitori intenti a trarre maggiori indicazioni sulle prossime mosse sui tassi della Fed: a settembre il PCE, una delle misure inflattive maggiormente monitorate dalla banca centrale americana, ha registrato una crescita annua del 2,1%, in linea con le attese e in rallentamento rispetto al +2,3% di agosto. Su base mensile, l’indicatore ha segnato un +0,2%, rispettando le attese, dopo il +0,1% di agosto.

Il PCE Core ha evidenziato un aumento su base annua del 2,7%, in linea con il dato di agosto e appena sopra il +2,6% delle attese. Su base mensile, l’indice è salito dello 0,3%, in linea con le previsioni, dopo il +0,2% del mese precedente.

Dall’agenda odierna, è inoltre emerso che a settembre il reddito personale negli Usa è salito dello 0,3% m/m, in linea con le attese e rispetto al +0,2% di agosto. Le spese per consumi personali sono salite dello 0,5%, a fronte del +0,4% del consensus, dopo il +0,2% di agosto.

Sul fronte lavoro, nella settimana al 26 ottobre, le nuove richieste di disoccupazione negli Stati Uniti sono state 216mila, al di sotto delle attese (230mila) e delle 228mila della settimana precedente (dato rivisto da 227mila).

L’attenzione è poi rivolta alle trimestrali, in particolare ai conti delle big tech: in avvio a Wall Street Microsoft e Meta cedono rispettivamente il 5% e l’1% dopo la pubblicazione dei risultati del 3Q24, sulle preoccupazioni che i continui incrementi degli investimenti AI siano eccessivi. Oggi sarà la volta di Amazon e Apple.

Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,088, mentre il cambio dollaro/yen scende a 152,6. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+0,9%) a 72,8 dollari e il Wti (+1,0%) a 69,3 dollari.

Nel comparto obbligazionario, infine, i rendimenti sui Treasury a 2 e 10 anni salgono rispettivamente al 4,19% al 4,30%.