Prevista partenza in leggero rialzo per le principali borse europee con gli investitori ancora focalizzati su politica monetaria, dati macroeconomici e trimestrali.
Chiusura ieri in rosso a Wall Street con il Nasdaq a -2,8%, lo S&P500 a -1,9% e il Dow Jones a -0,9%.
Sui mercati asiatici, Tokyo ha terminato a -2,8% e Shanghai viaggia a -0,2%; Hong Kong tiene invece a +0,9%.
Cresce l’attesa per gli ulteriori segnali che dovrebbero emergere dal job report statunitense in uscita oggi pomeriggio mentre tra gli investitori persistono le incertezze sul ritmo di allentamento della Federal Reserve.
Occhi inoltre sulle trimestrali con Apple scesa dell’1,7% nell’after-hours di Wall Street frenata da vendite più deboli del previsto in Cina, Amazon e Intel, in rialzo rispettivamente dello 0,7 e del 6,9% in scia a prospettive ottimistiche.
Sul fronte asiatico, rimane monitorata la situazione economica cinese dopo che gli ultimi dati hanno evidenziato come le recenti misure di stimolo introdotte da Pechino stiano iniziando a dare i primi risultati. Gli investitori attendono intanto la riunione del Congresso nazionale del popolo, in calendario la prossima settimana, che potrebbe annunciare altre iniziative.
In Giappone, il governatore della Banca centrale, Kazuo Ueda, ha affermato che i mercati valutari hanno avuto un impatto importante sull’economia, indicando un altro potenziale aumento dei tassi nei prossimi mesi.
Dall’agenda macro odierna, oltre ai dati americani sul lavoro, focus nel Regno Unito sul PMI manifatturiero S&P, ottobre finale; negli USA, su PMI manifatturiero S&P, ottobre finale e ISM Manifatturiero, ottobre.
Il dato finale di ottobre del PMI manifatturiero giapponese si è attestato a 49,2 punti, al di sopra dei 49,0 punti della rilevazione preliminare.
Nello stesso mese, l’indice Pmi manifatturiero della Cina è stato pari a 50,3 punti, in miglioramento oltre le attese (49,7) e rispetto al dato di settembre (49,3 punti).
A Piazza Affari, riguardo Intesa Sanpaolo, Fitch Ratings ha confermato il rating a lungo termine senior preferred (unsecured) a ‘BBB’ rivedendone l’outlook da stabile a positivo, e quello a breve termine a ‘F2’.
Sempre Fitch Ratings, ha migliorato l’Issuer Default Rating (IDR) a lungo termine e il rating Senior Preferred di UniCredit, portandolo a ‘BBB+’. Ha inoltre migliorato l’outlook, da stabile a positivo.