I futures sull’azionario americano guadagnano intorno allo 0,4% preannunciando un avvio in frazionale rialzo a Wall Street dopo un report sull’occupazione statunitense più debole del previsto.
Chiusura ieri in rosso per i principali indici oltreoceano con il Nasdaq a -2,8%, lo S&P500 a -1,9% e il Dow Jones a -0,9%.
Resta l’attenzione sul fronte macroeconomico in scia ai dati odierni sul lavoro americano che hanno evidenziato per ottobre la creazione di 12mila posti di lavoro nel settore non agricolo (Non Farm Payrolls), un valore ben inferiore rispetto all’aumento di 100mila unità previsto, dopo i 223mila nuovi posti di lavoro a settembre (rivisti da 254mila).
Il tasso di disoccupazione è risultato stabile, come da attese, al 4,1%.
Dati, nel complesso, più deboli delle attese che portano gli operatori a interrogarsi sulla solidità del mercato del lavoro statunitense e riaccendono le aspettative sulla necessità di imminenti tagli ai tassi da parte della Federal Reserve. I mercati prevedono un allentamento da circa 25 punti base in vista della riunione della prossima settimana.
Attesi nuovi segnali oggi pomeriggio negli USA dal PMI manifatturiero finale e dall’ISM Manifatturiero, entrambi ottobre.
Nell’azionario, Amazon balza di circa il 7% nel pre-market in scia alla trimestrale sopra le attese e alle solide prospettive.
Intel sale di oltre il 6% dopo aver fornito una previsione di fatturato del quarto trimestre leggermente superiore alle stime, innescando ottimismo sulla sua capacità di recuperare parte della quota di mercato persa.
Apple cede l’1,8%, che si dirige verso il suo periodo di vendite più critico dell’anno, ha scatenato nuove preoccupazioni sulla crescita del fatturato e sulla persistente debolezza in un mercato cinese altamente competitivo.