Edison ha firmato un contratto a lungo termine (BPA, biomethane purchase agreement), per il ritiro di biometano prodotto da scarti agricoli con la società Kanadevia Inova.
In base all’accordo, che ha una durata di 15 anni, Kanadevia Inova porterà a termine entro il primo semestre del 2025 la costruzione, in provincia di Cuneo, di un impianto di biometano interamente alimentato da sottoprodotti agricoli, la cui produzione verrà totalmente ritirata da Edison per un volume annuale pari a circa 3 milioni di metri cubi.
Con questa operazione, generando energia da fonti rinnovabili, Kanadevia Inova entra nel settore del biometano italiano, mentre Edison diversifica ulteriormente il suo portafoglio con quote crescenti di green gas, offrendo la possibilità di accompagnare i propri clienti nel loro percorso di decarbonizzazione.
«Grazie a questo accordo Edison rafforza la sua posizione sul mercato italiano ed europeo dei green gas, offrendo ai clienti, in particolare gli energivori, una soluzione competitiva in grado di ridurre la loro esposizione verso l’acquisto di titoli ETS. Allo stesso tempo, conferma il suo impegno nell’accompagnare i propri clienti nel percorso di decarbonizzazione attraverso quote crescenti di green gas, come appunto il biometano e il bioGnl», commenta Fabio Dubini EVP Gas & Power Portfolio Management & OptimizationEdison.
Il biometano è un gas verde ottenuto dalla purificazione del biogas, prodotto dalla digestione anaerobica di materiale organico come residui agricoli o rifiuti urbani. È uno dei pilastri della transizione energetica dell’Unione Europea, il cui piano REPowerEU prevede di decuplicare la produzione fino a 35 miliardi di metri cubi all’anno, pari a 342 TWh. I suoi benefici ambientali includono la riduzione delle emissioni di gas serra, la gestione sostenibile dei rifiuti e il supporto all’economia circolare. Al pari del gas naturale, può essere utilizzato per il riscaldamento, la produzione di elettricità, come carburante per veicoli o essere immesso nella rete.