Seduta positiva per le principali borse asiatiche, orfane del Giappone fermo per festività, dopo la chiusura in denaro venerdì scorso a Wall Street.
Shanghai guadagna l’1,1% e Hong Kong lo 0,3%.
Oltreoceano, l’S&P500 ha terminato a +0,4%, il Dow Jones a +0,7% e il Nasdaq a 0,8%.
Gli operatori si preparano a una settimana densa di appuntamenti.
Infatti, prende il via oggi il comitato permanente del Congresso nazionale cinese da cui maggiori dettagli sul programma di stimolo dell’economia.
L’attenzione è rivolta anche alle elezioni americane e alle previsioni su quali saranno le conseguenze della vittoria di Kamala o di Trump, dalla guerra in medio oriente e Ucraina fino alle sfide ambientali e al cambiamento climatico.
Sul fronte delle banche centrali sono attesi gli esiti della riunione di politica monetaria della Federal Reserve, mentre domani sarà il turno della Reserve Bank of Australia che dovrebbe mantenere il suo tasso di interesse al 4,35%.
L’eruzione del vulcano Lewotobi Laki-Laki, nell’Indonesia orientale, ha causato finora la morte di dieci persone e colpito sette villaggi: lo ha annunciato il portavoce dell’agenzia nazionale per la gestione dei disastri, Abdul Muhari.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,089 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 152,2. Tra le materie prime, petrolio in denaro con il Brent (+1,9%) a 74,5 dollari al barile e il Wti (+2%) a 70,9 dollari, in seguito alla decisione dell’Opec+ di ritardare di un mese i piani per aumentare la produzione di 180.000 barili a partire da dicembre.