Mercati – Avvio perlopiù in denaro per gli eurolistini con Milano a +0,02%

Avvio perlopiù in denaro per le principali borse europee con gli investitori focalizzati sulle elezioni americane, la politica monetaria, l’economia cinesi e i dati macroeconomici.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,02% a 34.684 punti, in linea con Cac 40 di Parigi (+0,02%) e preceduto da Ibex35 di Madrid (+0,1%) e Ftse 100 di Londra (+0,4%), mentre flette Dax di Francoforte (-0,1%),

Gli operatori si preparano a una settimana densa di appuntamenti.

Infatti, l’attenzione è tutta rivolta alle elezioni americane, in calendario domani, e alle previsioni su quali saranno le conseguenze della vittoria di Kamala o di Trump, dalla guerra in medio oriente e Ucraina fino alle sfide ambientali e al cambiamento climatico.

Inoltre, prende il via oggi il comitato permanente del Congresso nazionale cinese da cui  maggiori dettagli sul programma di stimolo dell’economia.

Sul fronte delle banche centrali giovedì sono attesi gli esiti della riunione di politica monetaria della Federal Reserve, che dovrebbe tagliare i tassi dello 0,25%, mentre domani sarà il turno della Reserve Bank of Australia che dovrebbe mantenere il suo tasso di interesse al 4,35%.

Sul fronte macro, attesi in giornata i PMI manifatturieri di ottobre di Italia, Francia, Germania ed Eurozona e nel pomeriggio dagli Stati Uniti gli ordini di fabbrica e gli ordini di beni durevoli di settembre.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,09 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 152,1. Tra le materie prime, petrolio in denaro con il Brent (+1,9%) a 74,5 dollari al barile e il Wti (+2,1%) a 70,9 dollari, in seguito alla decisione dell’Opec+ di ritardare di un mese i piani per aumentare la produzione di 180.000 barili a partire da dicembre.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 126 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,68%.

Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Saipem (+1,5%), seguita da Unicredit (+0,6%) ed Eni (+0,5%), che ha annunciato il perfezionamento dell’accordo per la cessione a Hilcorp del 100% degli assets di Nikaitchuq e Oooguruk detenuti in Alaska per un valore di 1 miliardo di dollari.

Si posizionano in coda Stm (-2,2%), Iveco (-1,3%) e Moncler (-1,1%).