Gli eurolistini chiudono perlopiù in ribasso mentre Wall Street procede negativa dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.541 punti (-0,4%), in negativo come il DAX di Francoforte (-0,6%), il CAC 40 di Parigi (-0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%). Chiude sopra la pari il Ftse 100 di Londra (+0,1%).
Oltreoceano, il Dow Jones cede lo 0,8%, lo S&P 500 lo 0,4%, il Nasdaq lo 0,3%.
Focus principale sulle elezioni presidenziali, in programma domani: gli operatori hanno ridotto le scommesse di una vittoria di Trump in scia ai segnali provenienti da alcuni sondaggi del week end che mostrerebbero Harris in recupero, se non in leggero vantaggio, nei confronti del candidato repubblicano.
L’attenzione è poi rivolta alla Federal Reserve, che riunisce questa settimana per decidere la prossima mossa sui tassi d’interesse: atteso un taglio da 25 punti base, soprattutto alla luce degli ultimi dati sull’occupazione, che hanno mostrato una crescita delle assunzioni negli Stati Uniti al ritmo più lento dal 2020.
Sul fronte macro, a settembre il dato finale sugli ordini di beni durevoli negli Stati Uniti ha registrato una variazione del -0,7% su base mensile, al di sopra delle attese e del del dato preliminare (entrambi a -0,8%). Al netto del settore dei trasporti, il dato ha evidenziato un +0,5%, rispetto al +0,4% delle attese del dato preliminare.
La lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona di ottobre ha evidenziato un valore di 46,0 punti, sopra il consensus e il dato preliminare (entrambi 45,9 punti).
Sempre a ottobre, lo stesso indice in Italia si è attestato a 46,9 punti, in calo contro attese (48,5 punti) dai 48,3 punti di settembre; in Germania, invece, è salito a 43 punti, dai 42,6 punti della rilevazione preliminare e delle attese; in Francia, infine, ha evidenziato un valore di 44,5 punti, in linea con il consensus e il dato preliminare.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,088, il dollaro/yen scende a 152,0. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+2,3%) a 74,8 dollari e il Wti (+2,5%) a 71,3 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 128 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,66%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Bper Banca (+1,3%), Diasorin (+0,9%), Intesa Sanpaolo (+0,9%), Banco Bpm (+0,8%) mentre chiudono in coda Iveco Group (-3,2%), Stmicroelectronics (-3,1%), Amplifon (-2,7%), Leonardo (-2,5%).