Le borse europee migliorano a metà seduta con i futures di Wall Street che viaggiano in positivo.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,4% a 34.799 punti, positivo come Dax di Francoforte (+0,1%), Ibex35 di Madrid (+0,2%), Cac 40 di Parigi (+0,4%) e Ftse 100 di Londra (+0,7%).
In una settimana ricca di appuntamenti, l’attenzione degli investitori è tutta rivolta alle elezioni americane, in calendario domani, e alle previsioni su quali saranno le conseguenze della vittoria di Harris o di Trump.
Oltre alle elezioni statunitensi, occhi anche sulle decisioni delle banche centrali, tra le altre, di Australia (martedì), Stati Uniti e Regno Unito (giovedì).
La Federal Reserve dovrebbe tagliare i tassi di 25 punti base giovedì, dopo che gli ultimi dati sull’occupazione hanno mostrato che le assunzioni negli Stati Uniti sono aumentate al ritmo più lento dal 2020, mentre il tasso di disoccupazione è rimasto basso.
Gli economisti si aspettano anche che la Banca d’Inghilterra abbassi il suo tasso di riferimento di un quarto di punto al 4,75%, mentre la Reserve Bank of Australia dovrebbe mantenere il suo tasso di interesse al 4,35%.
In Asia, ha presto il via oggi il comitato permanente del Congresso nazionale cinese da cui maggiori dettagli sul programma di stimolo dell’economia.
Sul fronte macro, la lettura finale dell’indice Pmi manifatturiero dell’Eurozona di ottobre ha evidenziato un valore di 46,0 punti, sopra il consensus e il dato preliminare (entrambi 45,9 punti).
Sempre a ottobre, lo stesso indice in Italia si è attestato a 46,9 punti, in calo contro attese (48,5 punti) dai 48,3 punti di settembre; in Germania, invece, è salito a 43 punti, dai 42,6 punti della rilevazione preliminare e delle attese; in Francia, infine, ha evidenziato un valore di 44,5 punti, in linea con il consensus e il dato preliminare.
Attesi nel pomeriggio dagli Stati Uniti gli ordini di fabbrica e gli ordini di beni durevoli di settembre.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,09 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scende a 151,8. Tra le materie prime, petrolio in deciso rialzo con il Brent (+2,2%) a 74,7 dollari al barile e il Wti (+2,4%) a 71,2 dollari, in seguito alla decisione dell’Opec+ di ritardare di un mese i piani per aumentare la produzione di 180.000 barili a partire da dicembre.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta stabile a 126 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,67%.
Tornando a Piazza Affari, acquisti in particolare su Diasorin (+1,1%), Stellanti e Ferrari (+0,9%) ed Eni (+0,8%) che ha perfezionato l’accordo per la cessione a Hilcorp del 100% degli assets di Nikaitchuq e Oooguruk detenuti in Alaska per un valore di 1 miliardo di dollari.
Si posizionano in coda Amplifon (-1%), Generali (-0,9%), Iveco (-0,6%) e Inwit (-0,5%).