Prevista partenza sottotono per le principali borse europee con gli investitori focalizzati sulle elezioni americane, la politica monetaria e l’economia cinese.
Chiusura in dinaro venerdì a Wall Street con l’S&P500 che ha terminato a +0,4%, il Dow Jones a +0,7% e il Nasdaq a 0,8%.
Sui mercati asiatici, Shanghai guadagna l’1,1% e Hong Kong lo 0,3%, mentre Tokyo è rimasta chiusa per festività.
Gli operatori si preparano a una settimana densa di appuntamenti.
Infatti, l’attenzione è tutta rivolta anche alle elezioni americane e alle previsioni su quali saranno le conseguenze della vittoria di Kamala o di Trump, dalla guerra in medio oriente e Ucraina fino alle sfide ambientali e al cambiamento climatico.
Inoltre, prende il via oggi il comitato permanente del Congresso nazionale cinese da cui maggiori dettagli sul programma di stimolo dell’economia.
Sul fronte delle banche centrali giovedì sono attesi gli esiti della riunione di politica monetaria della Federal Reserve, che dovrebbe tagliare i tassi dello 0,25%, mentre domani sarà il turno della Reserve Bank of Australia che dovrebbe mantenere il suo tasso di interesse al 4,35%.
Sul fronte macro, attesi in giornata i PMI manifatturieri di ottobre di Italia, Francia, Germania ed Eurozona e nel pomeriggio dagli Stati Uniti gli ordini di fabbrica e gli ordini di beni durevoli di settembre.
A Piazza Affari occhi su Eni che ha annunciato il perfezionamento dell’accordo per la cessione a Hilcorp del 100% degli assets di Nikaitchuq e Oooguruk detenuti in Alaska per un valore di 1 miliardo di dollari.