Seduta positiva per le principali borse asiatiche dopo la chiusura negativa di ieri a Wall Street.
Shanghai guadagna il 2,3% e Shenzhen il 3,2%, Hong Kong il 1,9%, bene anche il Giappone con il Nikkei a +1,4% Topix a +0,8%.
Oltreoceano, l’S&P500 ha terminato a -0,28%, il Dow Jones a -0,61% e il Nasdaq a -0,33%.
L’equity cinese beneficia dei buoni dati macroeconomici: il PMI dei servizi elaborato da Caixin è infatti salito a quota 52 punti a ottobre 2024 dai 50,3 del mese precedente. Il valore rimane sopra la soglia chiave dei 50 punti, che segnala una espansione dell’attività e risulta superiore anche ai 50,5 punti attesi dagli analisti. Unito ai dati del PMI manifatturiero, diffusi la scorsa settimana, il PMI composito sale a quota 51,9 dai 50,3 punti di settembre.
La Cina ha intentato una causa contro la decisione definitiva dell’Unione europea sul caso anti-sovvenzioni contro i veicoli elettrici (EV) cinesi presso la World Trade Organization (WTO), con l’obiettivo di salvaguardare gli interessi dello sviluppo del settore EV e la cooperazione globale sulla trasformazione green, ha spiegato il Ministero del Commercio cinese (MOFCOM).
I dazi, che vanno dal 7,8% al 35,3% a seconda del marchio, si aggiungono all’attuale imposta del 10% e sono riscossi a partire dalla scorsa settimana. Le misure, ideate dalla Commissione europea per compensare gli aiuti finanziari di Pechino e impedire che le aziende dell’UE vengano estromesse dal settore dei veicoli elettrici, dovrebbero rimanere in vigore per cinque anni.
Cresce l’attesa per le elezioni americane, in calendario oggi, e alle previsioni su quali saranno le conseguenze della vittoria di Harris o di Trump.
Oltre alle elezioni statunitensi, occhi anche sulle decisioni delle banche centrali, tra le altre, di Australia (oggi), Stati Uniti e Regno Unito (giovedì).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,089 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 152,3. Tra le materie prime, petrolio poco mosso, dopo i forti acquisti della seduta precedente, con il Brent (+0,1%) a 75,1 dollari al barile e il Wti (+0,1%) a 71,5 dollari.