Avvio cauto per le principali borse europee nel giorno delle elezioni statunitensi e in attesa del discorso di Christine Lagarde.
A Milano, il Ftse Mib è flat a 34.542 punti, poco mosso come Cac 40 di Parigi (-0,1%), Ibex35 di Madrid (-0,1%), Dax di Francoforte (-0,1%) e Ftse 100 di Londra (flat).
Cresce l’attesa per l’esito delle presidenziali a stelle e strisce mentre, secondo i sondaggi degli Stati indecisi, Kamala Harris sta mantenendo un vantaggio marginale su Donald Trump.
Occhi, inoltre, sul meeting dell’Ecofin, con la presenza del vicepresidente della Banca Centrale Europea, Luis de Guindos, e in vista degli interventi, alle 15:30, della presidente della Bce, Christine Lagarde, e, alle 19:30, del membro dell’Eurotower, Isabel Schnabel.
Sempre in tema di politica monetaria, la Reserve Bank dell’Australia, come atteso dai mercati, ha confermato il tasso di interesse di riferimento al 4,35% e affermato che la sua “massima priorità” resta quella di riportare l’inflazione al target del 2-3%.
Sul fronte macro, focus, alle 10:30, nel Regno Unito, sul PMI servizi e composito, ottobre finale; alle 16:00, negli USA, sull’ISM servizi, ottobre.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,088 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 152,3. Tra le materie prime, petrolio in leggero rialzo con il Brent (+0,2%) a 75,2 dollari al barile e il Wti (+0,2%) a 71,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 127 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,68%.
Tornando a Piazza Affari, guidano in avvio Unipol (+0,9%), Popolare di Sondrio (+0,6%), Moncler e Bper (entrambe +0,5%), quest’ultima dopo che Morningstar DBRS ne ha rivisto il Trend del Rating sui Depositi a Lungo Termine da Stabile a Positivo. In coda, Prysmian (-1,1%), Stm (-0,4%), Mediobanca e Leonardo (entrambe -0,3%).