Gli eurolistini chiudono perlopiù in rialzo mentre Wall Street procede positiva dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 34.472 punti (-0,2%), in calo come il Ftse 100 di Londra (-0,1%). Chiudono sopra la pari il CAC 40 di Parigi (+0,5%), il DAX di Francoforte (+0,5%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,4%).
Oltreoceano, il Nasdaq guadagna l’1,2%, lo S&P 500 l’1,0% e il Dow Jones lo 0,8%.
Mentre lo sguardo resta focalizzato sull’esito delle elezioni statunitensi, secondo gli ultimi sondaggi Kamal Harris sarebbe in lieve vantaggio su Trump.
Focus anche sul meeting dell’Ecofin e sull’intervento, in programma alle 19:30, del membro dell’Eurotower, Isabel Schnabel.
Cresce inoltre l’attesa per le decisioni di politica monetaria delle banche centrali di Stati Uniti e Regno Unito, entrambe in agenda giovedì.
Sul fronte macro, negli Usa, a settembre, la bilancia commerciale ha registrato un deficit di 84,4 miliardi di dollari, rispetto al disavanzo di 83,8 miliardi indicato dal consensus e del dato di agosto (-70,8 miliardi).
Sempre oltreoceano, a ottobre l’indice ISM dei servizi degli Stati Uniti ha registrato un valore di 56,0 punti, in aumento contro il consensus (53,8 punti) rispetto ai 54,9 punti di settembre.
L’indice Pmi Servizi finale del Regno Unito, a ottobre, ha registrato 52 punti, inferiore ai 52,4 punti del preliminare ma leggermente superiore ai 51,8 punti del consensus. Il Pmi Composito si è attestato a 51,8 punti, anche in questo caso sotto il preliminare (52,6 punti) ma appena al di sopra delle attese degli analisti (51,7 punti).
A settembre la produzione industriale francese è calata dello 0,9% su base mensile, sotto le attese (-0,5%) e dopo il +1,1% di agosto.
Sul Forex, l’euro/dollaro sale a 1,092, il dollaro/yen scende a 152,0. Tra le materie prime, in rialzo le quotazioni del greggio, con il Brent (+1,5%) a 76,2 dollari e il Wti (+1,2%) a 72,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 124 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,67%.
Tornando a Piazza Affari, guidano Leonardo (+3,7%), Banca Popolare di Sondrio (+2,7%), Interpump (+1,8%), Banco Bpm (+1,7%) mentre chiudono in coda Ferrari (-7,1%) dopo la trimestrale, Moncler (-1,7%), Erg (-1,5%), Azimut (-1,2%).