Le principali borse europee tornano miste nel pomeriggio mentre Wall Street viaggia in rialzo.
A Milano, il Ftse Mib vira con un -0,5% a 34.385 punti, sotto la parità come il Ftse 100 di Londra (-0,4%) e l’Ibex35 di Madrid (-0,1%) mentre resistono il Cac 40 di Parigi (+0,1%) e il Dax di Francoforte (+0,1%). Oltreoceano, il Nasdaq sale dello 0,9%, lo S&P500 dello 0,7% e il Dow Jones dello 0,4%.
Mentre lo sguardo resta focalizzato sull’esito delle elezioni statunitensi, secondo gli ultimi sondaggi Kamal Harris sarebbe in lieve vantaggio su Trump.
Focus anche sul meeting dell’Ecofin e in particolare sull’intervento in corso della presidente della Bce, Christine Lagarde, e su quello, in programma alle 19:30, del membro dell’Eurotower, Isabel Schnabel.
Cresce inoltre l’attesa per le decisioni di politica monetaria delle banche centrali di Stati Uniti e Regno Unito, entrambe in agenda giovedì.
Sul fronte macro, negli Usa, a settembre, la bilancia commerciale ha registrato un deficit di 84,4 miliardi di dollari, rispetto al disavanzo di 83,8 miliardi indicato dal consensus e del dato di agosto (-70,8 miliardi, rivisto da -70,4 miliardi).
A ottobre, l’indice Pmi Servizi finale del Regno Unito ha registrato 52 punti, inferiore ai 52,4 punti del preliminare ma leggermente superiore ai 51,8 punti del consensus. Il Pmi Composito si è attestato a 51,8 punti, anche in questo caso sotto il preliminare (52,6) ma appena al di sopra delle attese degli analisti (51,7 punti).
A settembre la produzione industriale francese è calata dello 0,9% su base mensile, sotto le attese (-0,5%) e dopo il +1,1% di agosto (rivisto da +1,4%).
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,091 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 151,8. Tra le materie prime, il petrolio accelera in rialzo con il Brent (+0,9%) a 75,7 dollari al barile e il Wti (+1%) a 72,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund cala a 125 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,66%.
Tornando a Piazza Affari, rimane in vetta Leonardo (+2,9%), seguita da Popolare di Sondrio (+1,9%) nel giorno del Cda sui conti, e Unipol (+1,3%). Crolla in coda Ferrari (-5,2%) dopo la trimestrale, preceduta a distanza da Moncler (-1,3%) e Fineco (-1%).