Avvio tonico per le principali borse europee all’indomani delle elezioni statunitensi e in attesa del meeting della Federal Reserve.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,9% a 34.780 punti, preceduto da Dax di Francoforte (+1,3%), Ftse 100 di Londra (+1,3%), Cac 40 di Parigi (+1,8%), in controtendenza invece Ibex35 di Madrid (-1,1%).
Donald Trump diventato il 47esimo presidente Usa, il primo con una condanna penale e il presidente più vecchio a insediarsi a 78 anni. Secondo le ultime proiezioni Trump è a 266 voti elettorali, a soli quattro voti dalla soglia per vincere di 270.
Lo speaker della Camera dei Rappresentanti, Mike Johnson, ha detto che Trump è il presidente eletto e che i Repubblicani alla Camera sono pronti a lavorare alla sua prima agenda politica. «Abbiamo superato ostacoli che nessuno pensava, abbiamo raggiunto un grande successo politico. La nostra è una vittoria politica. Il nostro Paese non ha mai visto nulla di simile», ha commentato Trump, parlando dal palco di Palm Beach in Florida. «Gli Usa ci hanno dato un mandato senza precedenti, un mandato molto potente, abbiamo ripreso il controllo del Senato, sembra che avremo anche la Camera».
Parallelamente cresce l’attesa per gli annunci della Federal Reserve di domani sera.
Sempre in tema di banche centrali, il governatore dell’istituto cinese, Pan Gongsheng, ha affermato che intende mantenere una politica monetaria di supporto, specificando, in relazione a misure per affrontare gli sviluppi economici a breve termine, che prevede di “aumentare l’intensità della politica monetaria anticiclica”.
Sul fronte macro, a settembre gli ordini di fabbrica della Germania hanno registrato un aumento su base mensile del 4,2%, rispetto al +1,6% stimato dagli analisti e dopo il -5,4% di agosto (dato rivisto da -5,8%).
Attesi tra gli altri in giornata i PMI servizio e composito di ottobre di Italia, Francia, Germania, Eurozona e Usa.
Sul forex, l’euro/dollaro scivola a 1,074 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen vola a 153,9. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1,7%) a 74,3 dollari al barile e il Wti (-1,6%) a 70,8 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 124 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,62%.
Tornando a Piazza Affari, guida in avvio Tenaris (+5,2%) nel giorno dei conti, seguita da Diasorin (+3,5%), Leonardo (+3,3%) e STM (+2,7%). In coda invece ERG (-2,2%) e Inwit (-1,6%). Attesi in giornata i conti tra le altre di Enel, Poste, Banco Bpm, Terna e Snam.