Seduta a due velocità per le principali borse asiatiche dopo la chiusura in rialzo di ieri a Wall Street.
Shanghai e Shenzhen cedono rispettivamente lo 0,1 e lo 0,4%, seguite a distanza da Hong Kong (-2,7%). Bene invece il Giappone con il Nikkei a +2,2% e il Topix a +1,9%.
Oltreoceano, il Nasdaq ha terminato a +1,4%, lo S&P500 a +1,2% e il Dow Jones a +1%.
Occhi puntati sulle presidenziali statunitensi con i conteggi, proseguiti per tutta la notte, che vedono Donald Trump oramai vincitore nella corsa alla Casa Bianca.
Parallelamente cresce l’attesa per gli annunci della Federal Reserve di domani sera.
Sempre in tema di banche centrali, il governatore dell’istituto cinese, Pan Gongsheng, ha affermato che intende mantenere una politica monetaria di supporto, specificando, in relazione a misure per affrontare gli sviluppi economici a breve termine, che prevede di “aumentare l’intensità della politica monetaria anticiclica”.
Sul fronte macro, il PMI servizi giapponese di ottobre si è attestato a 49,7 punti a fronte dei 49,3 previsti e della lettura del mese precedente a 53,1 punti.
Sul forex, l’euro/dollaro scivola a 1,075 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen vola a 153,9. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1,5%) a 74,4 dollari al barile e il Wti (-1,4%) a 71,0 dollari.