Mercati – Eurolisitini proseguono in denaro a metà seduta, a Milano (+0,2%) accelera Banco Bpm (+8,8%)

Le borse europee proseguono positive a metà seduta in scia all’andamento dei futures di Wall Street.

A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,2% a 34.023 punti, preceduto da Dax di Francoforte (+1,2%), Ibex35 di Madrid (+0,5%) e Cac 40 di Parigi (+0,5%), più cauto il Ftse 100 di Londra (+0,04%).

L’attenzione resta focalizzata sulle prossime mosse di Trump con i mercati che stanno valutando quale potrebbe essere, in primis, l’impatto di nuovi dazi su merci provenienti dall’Europa e di rinnovate tensioni commerciali con la Cina.

Occhi anche sulle decisioni odierne di Banca d’Inghilterra e Federal Reserve. Quest’ultima, secondo le previsioni, taglierà i tassi di 25 punti base, ma con le proiezioni di politica monetaria che rimangono comunque condizionate dai prossimi dati macroeconomici in vista soprattutto della nuova presidenza.

Nel frattempo, come previsto, la Banca centrale svedese, ha deciso di ridurre i tassi di interesse di 50 punti base al 2,75%. Se le prospettive economiche e di inflazione rimarranno invariate, l’istituto potrebbe nuovamente tagliare il costo de denaro nella prossima riunione di politica monetaria di dicembre e nella prima metà del 2025, in linea con quanto comunicato a settembre. La Banca centrale norvegese, invece, ha mantenuto i tassi al 4,5%.

Sul fronte asiatico, mentre cresce l’attesa per il Congresso nazionale del popolo cinese che dovrebbe annunciare domani, 8 novembre, nuovi stimoli fiscali per sostenere l’economia, i mercati restano cauti dopo che Trump ha promesso di imporre dazi commerciali del 60% su tutte le importazioni da Pechino.

Dall’agenda macro, a settembre le vendite al dettaglio nell’Eurozona hanno rallentato leggermente meno delle attese (+0,4%) a +0,5% su base mensile dal +1,1% di agosto (rivisto da +0,2%). Su base annua, la crescita è stata del 2,9%, rispetto al +1,3% del consensus e dopo il +2,4% del mese precedente (rivisto da +0,8%).

Occhi nel pomeriggio oltreoceano per i dati sulle richieste settimanali di disoccupazione e sulle scorte all’ingrosso finali di settembre.

Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,076 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 153,9. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-0,8%) a 74,3 dollari al barile e il Wti (-1%) a 71 dollari.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund sale a 133 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,81%.

Tornando a Piazza Affari, corre Banco Bpm (+8,8%) dopo l’opa promossa su Anima a 6,20 euro per azione, seguita da Iveco (+5,6%) dopo i conti, Interpump (+3,8%) e Azimut (+3,4%). In coda Snam (-2%) in scia alla trimestrale, Enel (-1,4%), Prysmian e Intesa SP (-1,3%).