Le borse europee accelerano complessivamente nel pomeriggio con l’andamento positivo di Wall Street.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,6% a 34.142 punti, preceduto da Dax di Francoforte (+2%), Ibex35 di Madrid (+1%) e Cac 40 di Parigi (+0,8%); resta cauto il Ftse 100 di Londra (-0,1%). Oltreoceano, il Nasdaq sale dell’1,1%, lo S&P500 dello 0,5% e il Dow Jones dello 0,1%.
Cresce l’attesa per l’annuncio di stasera da parte della Federal Reserve che, secondo le previsioni, taglierà i tassi di 25 punti base. Le proiezioni di politica monetaria restano comunque condizionate dai prossimi dati macroeconomici in vista soprattutto del ritorno dell’amministrazione Trump alla Casa Bianca.
Sempre in tema di banche centrali, l’istituto inglese ha deciso di abbassare il costo del denaro di 25 punti base al 4,75%, confermando un approccio graduale. La BoE ha spiegato che “si sono registrati continui progressi nella disinflazione, in particolare grazie all’attenuarsi dei precedenti shock esterni, anche se le rimanenti pressioni inflazionistiche interne si stanno risolvendo più lentamente”.
Occhi anche sulla Banca centrale svedese che, come previsto, ha tagliato i tassi di 50 punti al 2,75% mentre quella norvegese li ha mantenuti al 4,5%.
Sul fronte macro, nella settimana al 2 novembre, le nuove richieste di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono state 221mila, in linea alle attese, dopo le 218mila della settimana precedente.
A settembre le vendite al dettaglio nell’Eurozona hanno rallentato leggermente meno delle attese (+0,4%) a +0,5% su base mensile dal +1,1% di agosto (rivisto da +0,2%). Su base annua, la crescita è stata del 2,9%, rispetto al +1,3% del consensus e dopo il +2,4% del mese precedente (rivisto da +0,8%).
Nello stesso mese, in Germania, si è registrato un calo della produzione industriale del 2,5% m/m, rispetto al -1,1% delle previsioni e dopo il +2,9% di agosto. Su base annua, il dato, corretto dagli effetti di calendario, ha registrato una contrazione del 4,6%, a fronte del -2,7% di agosto.
Nella stessa area, sempre a settembre, il surplus commerciale, corretto per l’effetto calendario, si è attestato a 17,0 miliardi, sotto le attese (20,8 miliardi), dopo i 21,4 miliardi di agosto (dato rivisto da 22,5 miliardi).
Sul forex, l’euro/dollaro balza a 1,081 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 153,2. Tra le materie prime, il petrolio resta in calo con il Brent (-0,6%) a 74,5 dollari al barile e il Wti (-0,7%) a 71,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende a 131 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,74%.
Tornando a Piazza Affari, resta in vetta Banco Bpm (+10,2%) dopo l’opa promossa su Anima a 6,20 euro per azione, seguita da Iveco (+9,5%) in scia ai conti, e Interpump (+5,2%). Scivola in coda Prysmian (-2,9%), preceduta da Snam (-2,6%) ed Enel (-1,6%) entrambe dopo le trimestrali.