Partenza perlopiù positiva per le principali borse europee con gli operatori intenti a valutare le prossime decisioni di Trump e della Federal Reserve.
A Milano, il Ftse Mib guadagna lo 0,7% a 34.160 punti, bene come il Dax di Francoforte (+0,8%) e l’Ibex35 di Madrid (+0,3%); più cauti il Ftse 100 di Londra (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,1%).
L’attenzione resta focalizzata sulle prossime mosse di Trump con i mercati che stanno valutando quale potrebbe essere, in primis, l’impatto di nuovi dazi su merci provenienti dall’Europa e di rinnovate tensioni commerciali con la Cina.
Occhi anche sulle decisioni odierne di Banca d’Inghilterra e Federal Reserve, con quest’ultima che, secondo le previsioni, taglierà i tassi di 25 punti base, ma con le proiezioni di politica monetaria che rimangono comunque condizionate dai prossimi dati macroeconomici in vista soprattutto della nuova presidenza.
Sul fronte asiatico, mentre cresce l’attesa per il Congresso nazionale del popolo cinese che dovrebbe annunciare domani, 8 novembre, nuovi stimoli fiscali per sostenere l’economia, i mercati restano cauti dopo che Trump ha promesso di imporre dazi commerciali del 60% su tutte le importazioni da Pechino.
Dall’agenda macro, focus alle ore 11:00, nell’Eurozona, sulle vendite al dettaglio di settembre; negli USA, alle 14:30, sulle richieste settimanali di disoccupazione e alle 16:00 sulle scorte all’ingrosso finali di settembre.
Sul forex, l’euro/dollaro sale a 1,075 mentre il cambio tra biglietto verde e lo yen scivola a 153,9. Tra le materie prime, petrolio poco mosso con il Brent (flat) a 74,9 dollari al barile e il Wti (-0,1%) a 71,6 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 131 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,73%.
Tornando a Piazza Affari, corre in avvio Banco Bpm (+5,8%) dopo l’opa promossa su Anima a 6,20 euro per azione, seguita da Diasorin (+2,3%) e Bper (+1,8%) in scia alla trimestrale. In coda Iveco (-2,3%) dopo i conti, Nexi e Prysmian (entrambe -1,4%).