Partenza a due velocità per le principali borse europee all’indomani della Federal Reserve.
A Milano, il Ftse Mib cede lo 0,6% a 33.788 punti, giù come Cac 40 di Parigi (-0,3%) e Dax di Francoforte (-0,1%), sopra la parità invece l’Ibex35 di Madrid (+0,3%) e Ftse 100 di Londra (+0,03%).
Gli investitori stanno metabolizzando quando emerso ieri sera dalla Federal Reserve. La banca centrale americana, dopo la riduzione di 50 punti base a settembre, ha tagliato i tassi, come previsto, di altri 25 punti base, portandoli al range di 4,50-4,75%, ribadendo che continuerà a “esaminare attentamente i dati in arrivo, l’evoluzione delle prospettive economiche e l’equilibrio dei rischi” riguardo le mosse future.
Il presidente della Fed, Jerome Powell, ha poi sottolineato che il percorso di riduzione dei tassi è stato avviato e che “mentre ci si avvicina alla neutralità, potrebbe essere opportuno rallentare i tagli”.
Parallelamente, sul fronte asiatico, lo sguardo resta puntato al congresso nazionale del popolo cinese, previsto terminare più tardi in giornata e dal quale i mercati si attendono l’annuncio di un corposo piano di stimoli fiscali. Un piano finalizzato a supportare la crescita economica e a compensare i potenziali nuovi dazi che verrebbero imposti dall’amministrazione Trump sulle merci provenienti da Pechino.
Dalla agenda macro odierna attesi, la bilancia commerciale francese di settembre, la produzione industriale e le vendite al dettaglio dell’Italia di settembre e, nel pomeriggio dagli Stati Uniti il sentiment dell’Università del Michigan di novembre (preliminare).
Sul forex, l’euro/dollaro scende a 1,077 e il cambio tra biglietto verde e lo yen a 152,6. Tra le materie prime, petrolio in calo con il Brent (-1,1%) a 74,8 dollari al barile e il Wti (-1,2%) a 71,5 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund riparte da 129 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 3,66%.
Tornando a Piazza Affari, corre in avvio Pirelli (+2,8%) dopo i conti, seguita da MPS (+1,9%) e Unipol (+1,1%), anch’esse dopo la novestrale, bene anche Diasorin (+1,4%). In coda Iveco (-4,3%), Azimut (-3%), Stellantis (-2,5%) e Moncler (-1,6%).