Gli eurolistini chiudono in ribasso mentre Wall Street procede mista dopo le prime ore di contrattazioni.
A Milano, il Ftse Mib ha archiviato le contrattazioni in area 33.817 punti (-0,5%), in calo come il CAC 40 di Parigi (-1,2%), il Ftse di Londra (-0,9%), il Dax di Francoforte (-0,8%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%).
Oltreoceano, il Dow Jones guadagna lo 0,6%, lo S&P 500 lo 0,4% mentre il Nasdaq cede lo 0,1%.
Come previsto, la Federal Reserve ha annunciato ieri un nuovo taglio ai tassi d’interesse, questa volta da 25 punti base, portando il Fed Funds rate all’intervallo 4,50-4,75%.
Con riferimento alle mosse future, il Federal Open Market Committee ha ribadito che continuerà a esaminare i dati in arrivo, l’evoluzione delle prospettive economiche e l’equilibrio dei rischi. A valle del FOMC meeting, il presidente della Fed, Jerome Powell, ha poi affermato che potrebbe essere opportuno rallentare i tagli.
Dall’agenda macro, gli esperti dell’Università del Michigan hanno reso noto il dato preliminare dell’indice sulla fiducia dei consumatori per il mese di novembre che si è attestato a 73 punti, in aumento oltre il consensus (71,0 punti) dal dato finale di ottobre (70,5 punti).
A settembre, la produzione industriale italiana è calata dello 0,4% su base mensile, più delle attese (-0,2%), dopo il +0,1% di agosto. La variazione dell’indice rispetto all’anno precedente, corretta dagli effetti di calendario, ha evidenziato una contrazione del 4,0%, a fronte del -3,2% del mese precedente.
Nello stesso mese, in Francia la bilancia commerciale ha riportato un deficit di 8,3 miliardi, oltre le attese di 7,0 miliardi e in aumento rispetto a 7,7 miliardi nel mese precedente.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,072, il dollaro/yen a 152,6. Tra le materie prime, in ribasso le quotazioni del greggio, con il Brent (-2,6%) a 73,6 dollari e il Wti (-3,1%) a 70,2 dollari.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund scende in area 129 punti, con il rendimento del decennale italiano al 3,66%.
Tornando a Piazza Affari, guida Banca Monte Paschi Siena (+3,1%), seguita da Pirelli (+2,8%), Prysmian (+2,2%), Saipem (+2,2%), mentre arretrano in particolare Unipol (-6,1%), Azimut (-5,4%), Bper Banca (-4,4%), Iveco Group (-3,9%).